“Nel corso degli anni è aumentato tra voi il numero delle studentesse, che oggi nelle vostre comunità ecclesiali sono inserite con compiti di responsabilità pastorale, di insegnamento della religione e accademico: anche questo è un segno dei tempi, in un territorio dove la donna è stata spesso svalutata nel suo ruolo sociale”. Lo ha detto il Papa, ricevendo in udienza la Comunità dello Studio Teologico San Paolo di Catania. “Ma non dimentichiamo che la Sicilia è la patria delle sante martiri Agata e Lucia, che sono state seme di fede robusta, capace di rinnovarsi e di generare sempre nuovi testimoni, come ad esempio, nel nostro tempo, i beati Giuseppe Puglisi e Rosario Livatino”, ha sottolineato Francesco, secondo il quale “quando parliamo di comunione dobbiamo includere anche la relazione tra le strutture formative, che diventano laboratori di comunione e di missione, animati dalla riflessione teologica”. “La missione di uno Studio Teologico non può ignorare il territorio in cui si trova”, l’appello di Francesco a proposito della “dimensione sinodale del ministero dei teologi e delle istituzioni teologiche. Già nel percorso accademico, fate esperienza di ecclesialità, che vi pone l’uno accanto all’altro, nella diversità delle vocazioni e dei doni e nella ricerca di vie nuove di evangelizzazione. Anche questo è un segno dei tempi da cogliere con sapienza; è uno stile di corresponsabilità a cui oggi vi allenate e che dovrebbe proseguire nella vita delle vostre Chiese, valorizzando i carismi di ciascuno”.