“Molte famiglie vivono in condizioni di estrema povertà. A ciò si aggiunge una violenza disumanizzante. Molte persone sono senza casa e senza speranza. Gli anziani sono abbandonati a se stessi, preoccupati e addolorati per la loro incapacità di affrontare una simile realtà. I giovani e i bambini sono preoccupati per il loro futuro e tentati di arrendersi. Queste situazioni di disagio sono causate da violenza, corruzione, cinismo e malgoverno”. È questa la denuncia che arriva dalla Conferenza episcopale haitiana, contenuta nel messaggio di Natale, scritto durante la recente Assemblea plenaria e diffuso ieri. “Noi, vescovi cattolici di Haiti, abbiamo recentemente espresso la nostra preoccupazione e il nostro dolore per quanto sta accadendo nel Paese. Oggi ci rivolgiamo nuovamente a tutti voi, fratelli e sorelle, per dirvi che il nostro Paese è in pericolo, che la nostra situazione è grave. Di fronte a tutte le disgrazie che minacciano il nostro Paese, tutti gli attori della società devono superare le loro divisioni e i loro conflitti per salvare il Paese”, l’esortazione dei vescovi, che lanciano vari appelli agli attori sociali presenti nel Paese “Chiediamo a coloro che possiedono armi e che uccidono, saccheggiano, stuprano, bruciano e cacciano le persone dalle loro case: fermate questi atti odiosi. Non fanno bene al Paese, al popolo e a voi stessi – si legge nel messaggio -. A coloro che si nascondono nell’ombra e che li riforniscono segretamente di armi e munizioni: smettete di alimentare la violenza cieca che insanguina quotidianamente la nostra società. Alle autorità statali: cercate di lavorare nell’interesse di tutti invece di servire i vostri interessi e quelli dei vostri partiti. Controllate le dogane e le frontiere, i porti e gli aeroporti, sia privati che pubblici, per bloccare il flusso di armi e munizioni illegali nel Paese. Ponete fine al problema dell’insicurezza trovando modi efficaci per disarmare i bambini, i giovani e gli adulti coinvolti nella spirale della violenza. Rispondete con urgenza ai bisogni degli sfollati. Garantite giustizia alle numerose vittime. Ripristinate l’ordine e la pace”.
I vescovi si rivolgono, quindi, alla comunità internazionale: “Ricordate le vostre promesse e i vostri impegni per aiutare Haiti a uscire dal baratro della violenza e dell’isolamento in cui si trova. Fate tutto il possibile per impedire che armi e munizioni illegali entrino nel Paese. Una popolazione abbandonata a se stessa deve poter contare sulla solidarietà effettiva di altre nazioni”.
Infine, l’appello a tutti gli uomini e le donne del Paese: “Nonostante questa situazione calamitosa, continuate a camminare senza scoraggiarvi. Diventate testimoni di speranza. Ogni haitiano, qualunque sia la sua condizione, ha un ruolo da svolgere nella trasformazione del nostro Paese”.