Nel Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune, firmato insieme al Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb, “abbiamo affermato che Dio ‘ha creato tutti gli esseri umani uguali nei diritti, nei doveri e nella dignità, e li ha chiamati a convivere come fratelli tra di loro’ (Abu Dhabi, 4 febbraio 2019). Tutte le religioni insegnano la verità fondamentale che, in quanto figli dell’unico Dio, dobbiamo amarci e onorarci l’un l’altro, rispettare le diversità e le differenze in uno spirito di fraternità e di inclusione, prendendoci cura gli uni degli altri, nonché della terra, nostra casa comune”. Lo ha detto, stamattina, Papa Francesco, ricevendo in udienza, nel Palazzo apostolico vaticano, i partecipanti al convegno nel centenario della prima “All Religions’ Conference” organizzata da Sree Narayana Guru (1856-1928). “Il mancato rispetto dei nobili insegnamenti delle religioni è una delle cause della travagliata situazione in cui il mondo oggi si trova. I nostri contemporanei riscopriranno il valore degli alti insegnamenti delle tradizioni religiose solo se tutti ci sforzeremo di viverli e di coltivare relazioni fraterne e amichevoli con tutti, all’unico scopo di rafforzare l’unità nella diversità, assicurare una convivenza armoniosa tra le differenze ed essere operatori di pace, nonostante le difficoltà e le sfide che dobbiamo affrontare”, ha osservato il Pontefice.
“Come seguaci delle nostre rispettive tradizioni religiose, dovremmo sempre cooperare con tutte le persone di buona volontà nella promozione di ‘una cultura di rispetto, dignità, compassione, riconciliazione e solidarietà fraterna’ (Dichiarazione congiunta di Istiqlal, 5 settembre 2024). In questo modo – ha sottolineato il Santo Padre -, possiamo contribuire a sconfiggere la cultura dell’individualismo, dell’esclusione, dell’indifferenza e della violenza che purtroppo si sta diffondendo. Attingendo alle verità spirituali e ai valori che abbiamo in comune, possiamo camminare e lavorare insieme per costruire un’umanità migliore, restando fermamente radicati nelle nostre credenze e convinzioni religiose”.
Francesco ha concluso ringraziando per la “presenza” e per l'”impegno a dialogare e a comprendervi tra seguaci di religioni diverse”.