Un dibattito ricco di osservazioni programmatiche, ma più ancora di schermaglie politiche, quello seguito all’intervento di Ursula von der Leyen, che questa mattina ha presentato le “credenziali” del nuovo collegio, per poi chiedere la fiducia all’Assemblea Ue. A Strasburgo si sono palesate le divisioni interne alla stessa “maggioranza Ursula”, che sarà sostenuta da Popolari, Socialisti e democratici, Liberali. Hanno espresso forti perplessità gli stessi socialdemocratici e i liberali per il coinvolgimento dei Conservatori; molte le critiche alla Von der Leyen per aver affidato una delle sei vicepresidenze all’italiano Raffaele Fitto, esponente di una forza ritenuta euroscettica. I Verdi sembrano sfilarsi dalla maggioranza. Durissime le critiche dai sovranisti e dalla sinistra, entrambe contro questa Commissione. I socialdemocratici voteranno contro la fiducia, lo stesso farà l’eurodeputato italiano Marco Tarquinio (a differenza dei deputati Pd), contrario al coinvolgimento dell’Ecr. Le forze politiche al loro interno appaiono divise.
Il capogruppo Ppe, Manfred Weber, parlando in emiciclo ha detto fra l’altro: “La Commissione si insedia in un momento di guerra in Europa, con la sfida della Cina, per cui occorre reagire. Penso alla proposta sulla competitività che serve per salvare milioni di posti di lavoro. Poi dobbiamo mantenere la sicurezza degli europei e il modello di vita europeo”. Weber ha affermato di voler costruire un “centro” politico per il futuro dell’Unione, definendo poi l’Afd tedesco, Le Pen in Francia e Orban in Ungheria “non solo concorrenti democratici, ma nemici politici” dell’Europa.
La capogruppo dei Socialisti e democratici, Iratxe Garcia Perez, ha dichiarato: “In un contesto di rischio, ci sono partiti politici che irresponsabilmente hanno cercato di indebolire la nuova Commissione, hanno minato il prestigio dell’istituzione e hanno esposto l’Unione a una crisi di governabilità. Il sì della famiglia socialdemocratica al nuovo collegio è un sì responsabile, costruttivo, per la stabilità dell’Ue”. Ha quindi invitato Von der Leyen e Weber a evitare il “riciclaggio delle destre antieuropee” nel governo dell’Unione. “Il nostro sostegno non è un assegno in bianco” perché “non si può costruire l’Europa con chi vuole distruggerla”.