“Consegnando Adele Corradi alla misericordia divina, la prendiamo come esempio: una donna che ha servito con amore i poveri, che ha indirizzato ai significati dell’esistenza le ragazze e i ragazzi a cui ha insegnato, che ha vissuto la fede nel Signore Risorto servendo la sua Parola di pace, attraverso le parole che servono a capire e a comunicare”. Lo ha affermato il card. Giuseppe Betori, arcivescovo emerito di Firenze, nel messaggio letto al termine dei funerali di Adele Corradi, l’insegnante a fianco di don Lorenzo Milani a Barbiana, celebrati questa mattina nella chiesa di San Salvatore al Monte.
Nell’“esprimere gratitudine per una donna che ha offerto vicinanza e sostegno a don Lorenzo Milani a Barbiana”, il porporato ha sottolineato che “dato che non si può definire Barbiana solo una scuola, oggi ricordiamo con gratitudine non solo una delle sue insegnanti, ma una presenza che ne ha alimentato l’identità, unica nel tempo e termine di severo confronto per ogni nostro sforzo di testimonianza cristiana e di servizio educativo. Barbiana è stata certamente una scuola, ma più ancora è stata una famiglia, un porto di partenza per tanti lidi, una comunità di fede, di vangelo vissuto”. “Adele Corradi – ha aggiunto il card. Betori – ha capito, forse come nessuno, l’amore radicale di don Lorenzo Milani per il suo piccolo popolo, reso grande da quanto ha appreso. Ha condiviso con Barbiana gli anni più difficili, quelli della malattia del priore e dell’ostilità verso il suo pensiero. L’ha fatto con grande intelligenza e sensibilità, che sovente diventava arguzia benevola e sempre acutezza di giudizio”. “Il Regno di Dio – ha osservato l’arcivescovo emerito – si definisce ‘in itinere’, attraverso i luoghi in cui è soffiato lo Spirito e la sua voce è stata accolta. Di certo a Barbiana la sua voce è stata chiara e ci ricorda che tutti chiama a esprimere il nostro meglio, ci chiama a vivere nella santità”. “Nel mistero dei santi entra oggi Adele, e ad accoglierla, accanto al Signore, troverà don Lorenzo. La loro testimonianza continui a fare scuola a noi dal cielo”, ha concluso il card. Betori.