La Virgo Fidelis “rappresenta il modello di virtù, sacrificio e fedeltà, valori centrali per l’Arma nel suo ruolo di protezione e servizio alla comunità” e rappresenta “un invito a tutti noi a diventare discepoli di Cristo, capaci di ascolto della sua Parola, che è l’arte di vivere alla luce dei principi evangelici. Il ministero itinerante di Gesù lungo le strade della sua terra fa sì che egli incontri la gente comune, entri nelle case, si rivolga a tutti, doni sollievo ai malati, conforti gli smarriti di cuore, ricuperi all’amicizia con Dio i peccatori”. Lo ha detto il vescovo di Como, card. Oscar Cantoni, celebrando la messa nella ricorrenza della Virgo Fidelis, patrona dell’Arma dei Carabinieri dal 1949, proclamata da Papa Pio XII. “La scuola di Gesù – ha ricordato il vescovo – è un insegnamento molto concreto di vita, perché coglie la situazione e i problemi veri della gente, conosce le loro aspirazioni profonde, come anche le loro sofferenze. Gesù ha per tutti parole di vita e di speranza, mai di rifiuto, sempre di consolazione e di perdono”. Nell’omelia il cardinale ha posto all’attenzione dei presenti la figura di Salvo d’Acquisto, medaglia d’oro al valore militare, sottoufficiale dell’Arma per il quale è in corso la causa di beatificazione, per esortarli a diventare “sempre più persone appassionate, servitori dello Stato e del bene comune, che combattono l’ingiustizia, difendono i deboli, offrono protezione nei nostri ambienti di vita. Sappiate che godete della stima e della fiducia degli italiani. Perciò non scoraggiatevi mai, non cedete alla tentazione di pensare che il male sia più forte, che al peggio non ci sia mai fine e che il vostro impegno sia inutile. Certo – ha concluso – la vostra professione richiede impegno, disciplina, senso di responsabilità e dedizione, ma in questo modo, con il vostro prezioso servizio quotidiano, diventate veri artigiani di pace”.