Diocesi: Bologna, domani il card. Zuppi al convegno “Le risorse economiche della Chiesa tra fake news e trasparenza”

È in programma per la serata di domani, a Bologna, il convegno “Le risorse economiche della Chiesa tra fake news e trasparenza. Il sostentamento ai sacerdoti portatori di speranza” al quale interverrà il cardinale arcivescovo Matteo Maria Zuppi. L’evento, ospitato dalle 18 nell’aula “Santa Clelia” dell’arcivescovado, è promosso dal Servizio diocesano per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica “Sovvenire” e dall’Istituto diocesano per il sostentamento del clero. I lavori saranno introdotti da Giacomo Varone, responsabile diocesano del “Sovvenire”, e proseguiranno con gli interventi di Alessandro Rondoni, direttore dell’Ufficio per le comunicazioni sociali dell’arcidiocesi e della Conferenza episcopale dell’Emilia-Romagna, di Francesco Zanotti, presidente regionale dell’Unione cattolica stampa italiana (Ucsi), e Gianluca Galletti, presidente nazionale dell’Unione cristiana imprenditori dirigenti (Ucid). Seguirà il dialogo fra il card. Zuppi e Giancarlo Mazzuca, giornalista e scrittore, Lucia Voltan, giornalista Rai. L’incontro – trasmesso anche in diretta streaming sul sito web dell’arcidiocesi e sul canale YouTube di “12Porte” – è proposto in collaborazione con l’Ucid, Federmanager Bologna-Ferrara-Ravenna, Associazione italiana per la Direzione del personale e manager Italia Emilia-Romagna, Ufficio comunicazioni sociali dell’arcidiocesi e Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna.
“L’obiettivo del convegno – afferma Varone – è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e i giornalisti sugli interventi che, grazie ai fondi dell’8xmille, la Chiesa ed i sacerdoti realizzano nella società attuale, anche nel contesto non sempre attento dei media, a sostegno degli ultimi, delle famiglie, delle persone sole, in difficoltà e di chiunque abbia bisogno di una parola o di un gesto di speranza”. “La promozione del sostegno economico ai sacerdoti – aggiunge – è rivolta a tutti, ai tanti cattolici, anche non praticanti, che riconoscono un grande valore all’attività che la Chiesa svolge nella nostra società. Ci rivolgiamo pure alla comunità di coloro che hanno parte attiva nella vita ecclesiale, perché recuperino il valore del sacerdote, con senso di corresponsabilità nel suo sostentamento e di consapevolezza dell’importanza del suo operato”.

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