Il Consiglio d’Europa ha pubblicato oggi i risultati di un monitoraggio sulla scolarizzazione dei bambini ucraini rifugiati in Europa. Dal 24 febbraio 2022 sono 6,5 milioni le persone che hanno lasciato l’Ucraina, di cui il 40% bambini o ragazzi in età scolare. Poco meno della metà degli sfollati sono stati accolti in due Paesi, Germania e Polonia, secondo dati del maggio 2024: 265.000 in Germania, 293.229 in Polonia. Il 7% sono in Repubblica Ceca, il 4% in Italia. “È tempo di passare da soluzioni di emergenza a misure più durevoli e a lungo termine”, il messaggio di fondo dello studio da cui emerge che la metà dei bambini ucraini che hanno lasciato il proprio Paese non sono ancora stati iscritti al sistema educativo del Paese ospitante. Il 60% di bambini che vanno a scuola, segue corsi online trasmessi dall’Ucraina. La prima raccomandazione gli Stati membri è proprio quella di lavorare affinché genitori e tutori ucraini siano resi consapevoli dei benefici dell’istruzione in presenza. Bisogna però anche trovare posti aggiuntivi nelle scuole e un numero sufficiente di insegnanti competenti; monitorare e verificare quali bambini sono rimasti fuori dai sistemi scolastici nazionali; predisporre piani di apprendimento personalizzati nonché un “approccio scolastico globale” per creare ambienti inclusivi e rafforzare la capacità degli insegnanti di gestire classi eterogenee, collaborando però anche con il Ministero dell’Istruzione ucraino per aiutare i bambini a preservare la loro identità culturale.