“Lei, presidente, segnala, sulla base della riduzione, in termini reali, dei consumi delle famiglie nel primo semestre del corrente anno, la preoccupazione del diffondersi di un clima di sfiducia, quasi che i fondamentali positivi dell’economia non riescano a bilanciare gli effetti del clima di conflittualità sociale, politica, istituzionale. I tempi facili sono un inganno”. Lo ha affermato questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, rivolgendosi a Patrizia De Luise nel corso dell’intervento all’assemblea nazionale di Confesercenti “L’impresa diffusa motore dello sviluppo economico e della ricchezza e sicurezza dei territori”.
“Pensiamo, oggi, ai conflitti – come lei poc’anzi rammentava, presidente – ai confini con l’Unione europea, in Ucraina, in Medio Oriente”, ha continuato il capo dello Stato: “L’Italia vi oppone la volontà di affermare i suoi principi di pace, di democrazia, di cooperazione, di sviluppo. A questo modello, che il nostro Paese offre, viene fornito grande contributo dal mondo delle piccole e medie imprese, cui è ascrivibile il 99% delle imprese, il cui fatturato giunge al 70% di quello complessivo”. “Appare evidente che stiamo parlando della spina dorsale del Sistema Italia, del nostro Paese”, ha osservato Mattarella, secondo cui “la densità delle imprese – oggi gravata da una pesantissima denatalità, in parallelo con quella demografica – è sintomo della vitalità dei territori. La crescita delle imprese dunque non è soltanto un affare privato del singolo imprenditore o investitore, ma è anche un impegno che rafforza la società, che fa progredire la nostra Repubblica”.