Venerdì prossimo, 22 novembre, il card. Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, consegnerà il Premio Ratzinger 2024 al teologo Cyril O’Regan e allo scultore Etsurō Sotoo. La cerimonia – informano i promotori dell’iniziativa – avrà luogo nella Sala Regia del Palazzo apostolico, con inizio alle 17. Dopo il saluto di benvenuto da parte di padre Federico Lombardi, presidente della Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, seguirà la presentazione dei premiati da parte dell’arcivescovo Salvatore Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, e del card. Gianfranco Ravasi, presidente emerito del Pontificio Consiglio della Cultura. La mattina del 22 novembre, alle 7.15, sarà celebrata la messa mensile nella memoria di Benedetto XVI nelle Grotte Vaticane, presso la sua tomba (prevista di consueto l’ultimo sabato del mese, ma anticipata in occasione del Premio Ratzinger). Sarà presieduta dall’arcivescovo Georg Gänswein, nunzio apostolico in Lituania, Estonia e Lettonia. Successivamente, i due premiati saranno ricevuti dal Santo Padre Francesco. La cerimonia di premiazione sarà trasmessa sul sito della Fondazione.
O’Regan (Irlanda, 1952) è professore di Teologia sistematica presso il Dipartimento di Teologia della University of Notre Dame (Indiana, in UsA). Dopo gli studi di filosofia in Irlanda, ha conseguito il dottorato in Filosofia (1985) e in Teologia (1989) alla Yale University (Usa). Professore dal 1990 alla Yale University, Department of Religious Studies, e dal 1999 alla Notre Dame University, Department of Theology. Campi principali di studio: Teologia sistematica e Storia del cristianesimo. Autore di moltissimi articoli e diverse opere, svolge un’intensa attività di docenza, molto apprezzata dagli studenti per il rapporto di attenzione del docente agli studenti. Ha dedicato diversi importanti articoli alla figura e all’insegnamento di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI. Etsurō Sotoo (Fukuoka, Giappone, 1953), laureato in Belle Arti all’Università di Kyoto (Giappone), insegna in un primo tempo a Kyoto e Osaka. Nel 1978 visitando Barcellona è molto impressionato dalla costruzione della basilica della “Sagrada Familia” e chiede di lavorarvi come scultore, cominciando dalla facciata della Natività, seguendo le istruzioni lasciate da Antoni Gaudí. Si converte al cristianesimo e viene battezzato. È un fervente devoto di Gaudí, impegnato anche per la sua causa di canonizzazione. Le sue opere principali sono in varie parti del tempio della “Sagrada Familia”, ma anche in altri luoghi della Spagna, in Giappone e anche in Italia, avendo realizzato nel 2015 l’ambone della cattedrale di Firenze, Santa Maria del Fiore. È il primo asiatico orientale e il primo scultore a essere insignito del Premio Ratzinger.