Assemblea sinodale: mons. Oliverio (Lungro), si è “sperimentato la bellezza” di essere “popolo profetico”

“In questi tre giorni, nella basilica di San Paolo fuori le Mura, sotto la protezione di san Paolo, abbiamo vissuto l’esperienza del nostro essere Chiesa in cammino, una Chiesa operosa che ha bisogno di un nuovo slancio missionario, ciò di cui la Chiesa ha continuamente bisogno al suo interno, per noi che siamo chiamati ad annunciare il Vangelo”. Lo dice al Sir l’eparca di Lungro, mons. Donato Oliverio, al termine della prima Assemblea sinodale delle Chiese in Italia che si è svolta dal 15 al 17 novembre. “Abbiamo vissuto una esperienza con gioia tra noi”, aggiunge il presule: “gioia per avere insieme celebrato, pregato, interagito, per avere potuto confrontarci liberamente allo stesso tavolo vescovi, sacerdoti, laici, donne e uomini, consacrati e consacrate, giovani e anziani, delegati provenienti da tutte le diocesi del nostro Paese”. Per mons. Oliverio si è “sperimentato la bellezza” di essere “popolo profetico”. Per il presule ha rimarcato il tema dell’ecumenismo sottolineando il bisogno di “dialogare e confrontare con le altre Chiese e lavorare insieme”. La Chiesa è “sinodale”, “missionaria” ma è anche “ecumenica”.

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