Il calo delle temperature, con il pericolo gelate, rischia di creare gravi danni alle produzioni di frutta a verdura, dopo un inizio di autunno insolitamente caldo che ha allungato la fase di produzione di alcune colture ortofrutticole estive e accelerato la maturazione di quelle invernali. A lanciare l’allarme è la Coldiretti considerata la colonnina di mercurio in picchiata in gran parte del Paese.
Dopo un mese di ottobre che ha fatto segnare quasi 1,6 gradi in più della media storica, secondo Isac Cnr, il brusco arrivo del freddo – sottolinea l’associazione – coglie di sorpresa le piante da frutto, che non hanno avuto il tempo di prepararsi al riposo invernale, “ingannate” dalle alte temperature fuori stagione. Ma a rischiare sono anche le coltivazioni in campo come insalate, lattughe, radicchi, oltre a bietole, broccoli, cavolfiori, finocchi, spinaci, pecie se le temperature dovessero scendere sotto lo zero.
“All’eccesso di offerta che ha caratterizzato le prime settimane di autunno – rileva Coldiretti –, con l’arrivo sui banchi degli ortaggi invernali mentre c’erano ancora quelli estivi, potrebbe dunque seguire un calo. Ma a preoccupare gli agricoltori – continua l’associazione – è anche l’aumento dei costi per il riscaldamento delle serre per la coltivazione di ortaggi e fiori, con la necessità di mantenere le giuste temperature, con una conseguente impennata della bolletta energetica”. “L’ennesimo esempio di come le bizzarrie del meteo incidono sempre più pesantemente – conclude Coldiretti – sulle coltivazioni agricole, in un 2024 che tra siccità, alluvioni e maltempo ha fatto registrare danni per 8,5 miliardi di euro nelle campagne”.