Portogallo: Fatima, assemblea dei vescovi. Attenzione a giovani, Sinodo e tutela della vita

Si è tenuta questa settimana a Fatima la 210ma assemblea plenaria della Conferenza episcopale portoghese. Oltre ai membri della conferenza, hanno partecipato ai lavori anche il nunzio apostolico, il presidente della conferenza degli istituti religiosi e il presidente della conferenza nazionale degli istituti secolari del Portogallo. Tra i molteplici temi affrontati nelle giornate di lavoro i vescovi portoghesi hanno riflettuto in primis sulle sfide della pastorale giovanile. In questo ambito – si legge nel comunicato diffuso dal segretariato della Conferenza episcopale – per dare continuità alla dinamicità nata con la Gmg di Lisbona 2023 e realizzare un progetto che continui a includere i giovani nei processi decisionali, è stato approvato il documento “La pastorale giovanile in Portogallo. Un quadro di riferimento”, che sarà inviato a tutti i giovani attraverso il Dipartimento nazionale di pastorale giovanile per un’adeguata consultazione e discernimento. Riconoscendo la necessità di creare un’équipe nazionale pienamente disponibile a lavorare a contatto e in prossimità con le realtà locali, cercando di promuovere una pastorale giovanile sinodale missionaria, l’assemblea ha nominato Pedro Carvalho (un laico della diocesi di Aveiro), come nuovo coordinatore a tempo pieno del dipartimento nazionale di pastorale giovanile.
L’assemblea ha quindi esaminato il processo sinodale da poco terminato, ritenendo che esso debba continuare nelle Chiese locali affinché la sinodalità diventi efficace all’interno delle comunità e si traduca in un’opportunità di dialogo con il mondo. L’assemblea – si legge ancora nel comunicato – ha inoltre ricevuto il consiglio della federazione portoghese per la vita per prendere atto della situazione relativa ai dossier parlamentari in materia di aborto ed eutanasia, esprimendo profonda preoccupazione per le proposte legislative che cercano di limitare l’obiezione di coscienza dei medici e di altri professionisti della salute. I vescovi portoghesi – recita il comunicato – ribadiscono l’inviolabilità della vita, quale dono inestimabile da difendere in ogni fase e circostanza.

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