Vita: card. Zuppi al MpV, continuate ad essere “forza di rinnovamento e di speranza”

“Servire la vita dell’uomo è servire l’amore di Dio per ogni uomo, collaborare con Lui facendosi tramite, nonostante i nostri limiti e i nostri peccati, del Suo amore infinito, tangibile, concreto, personalissimo”. Lo scrive il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana in un messaggio al Movimento per la Vita  in occasione del 44° Convegno nazionale “Carlo Casini” sul tema “Parole di Speranza. Il Servizio alla vita tra cultura e volontariato” che si svolge da ieri a domenica a Mogliano Veneto. La parola “dignità umana” – per il porporato – è “la traduzione laica dell’amore infinito di Dio che è presente sin dal concepimento per ogni figlio. Dobbiamo comprendere questo! Tanti si impegnano per la vita ma per altri scopi, molto più umani. Dobbiamo aiutarli a vedere questa profondità e questa grandiosità meravigliosa che investe ogni figlio chiamato alla vita nel ‘big bang’ del concepimento”. Il card. Zuppi ricorda poi la figura di Carlo Casini: “tutta la sua esistenza da laico, sposo, padre, uomo impegnato nella vita pubblica, è stata incentrata sulla fiducia nell’Amore Infinito di Dio e di questo Amore ha dato testimonianza ovunque, di questo Amore ha nutrito e animato il Movimento per la Vita. Fate tesoro dell’enorme patrimonio che ha lasciato e che è una grande risorsa per il tempo presente”. E l’invito per il Movimento per la Vita è quello di continuare ad essere “forza di rinnovamento e di speranza! La speranza è stata da sempre il motore del Movimento per la Vita”. Già nel 1979, all’indomani dell’approvazione della legge sull’aborto, la Conferenza episcopale italiana indicò “i compiti nuovi” che richiedono “ogni risorsa di pensiero e di azione”. Tra questi – ricorda il presidente della Cei  – al primo posto, “l’attuazione del principio di intangibilità della vita umana”. Il tema del Giubileo del prossimo anno è “Pellegrini della Speranza” e con esso – aggiunge il card. Zuppi – “celebrerete un importante anniversario: il cinquantesimo dei Centri di Aiuto alla Vita. Una singolare coincidenza che sprona ad uno slancio ancora maggiore nella costruzione della civiltà della verità e dell’amore”. E conclude con una “raccomandazione da fratello maggiore”: “siate uniti, vogliatevi bene, superate ogni screzio con un supplemento di amore, amate la Chiesa e pregate per la Chiesa. La Chiesa vi ringrazia per quello che siete e per quello che fate”.

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