“Le crisi planetarie si sono intrecciate con i nostri percorsi sinodali, come delle ferite che continuano a sanguinare, e vi si sono incise”. Lo ha detto mons. Erio Castellucci, vicepresidente della Cei e presidente del Comitato nazionale del Cammino sinodale, nella relazione di apertura della prima Assemblea sinodale delle Chiese in Italia, in corso a Roma nella basilica di San Paolo fuori le mura fino al 17 novembre. “Ma tante altre crisi si sono mescolate con quella sanitaria e geopolitica, segnando profondamente il Cammino sinodale”, ha proseguito il vescovo facendo una sintesi del cammino fin qui percorso: “la crescita del disagio psichico in particolare fra minorenni; l’aumento delle catastrofi naturali; l’accentuata criminalizzazione del fenomeno migratorio; la silenziosa conversione dell’economia in economia di guerra; femminicidi e omicidi familiari ripetuti; sistema carcerario gravemente inadeguato; accentuazione delle diseguaglianze; crollo della partecipazione al voto”. “L’ingresso di queste e altre crisi nei lavori sinodali e nelle sintesi finali di ogni anno è la conferma che le nostre comunità cristiane non stanno sorvolando la storia, come mongolfiere che evitano gli ostacoli e le asperità del terreno, ma la stanno attraversando a piedi, facendo compagnia all’umanità del nostro tempo e cercando così di imitare Gesù, che annunciava il regno camminando sui polverosi sentieri umani”, il bilancio di Castellucci.