Le donne nell’Unione europea continuano a guadagnare meno degli uomini, con un divario retributivo medio tra donne e uomini nell’Ue del 13%. È la Commissione europea a segnalare il dato oggi, Giornata europea della parità retributiva, meta ancora lontana perché “per ogni euro guadagnato da un uomo, una donna riceverà 0,87 euro”. Ciò corrisponde in un anno, a un mese e mezzo di stipendio in meno per le donne. Significa di fatto che da oggi, fino alla fine dell’anno, le donne lavoreranno gratis rispetto ai colleghi uomini. E così, in una dichiarazione congiunta, Věra Jourová, vicepresidente per i valori e la trasparenza, Nicolas Schmit, commissario per l’occupazione e i diritti sociali, e Helena Dalli, commissaria per l’uguaglianza, hanno riaffermato la loro “determinazione a costruire un’Europa in cui le donne e le ragazze possano prosperare e dove il loro contributo al mercato del lavoro sia pienamente valorizzato”. La nota segnala il dato positivo che ha visto aumentare l’occupazione femminile del 2,9% e il divario retributivo ridursi del 1,5%. Ma ci sono ben altri indicatori che mostrano disuguaglianze persistenti a svantaggio delle donne. I commissari citano il fatto che nell’assistenza sanitaria il 90% della forza lavoro siano donne, mentre 7,7 milioni sono disoccupate a causa della mancanza di servizi di assistenza. Un altro tema è la “segregazione di genere” con le donne fortemente rappresentate nei settori meno retribuiti, non per scelta ma per “pressioni sociali e disuguaglianze”, esattamente come nel caso delle carriere interrotte o dei lavori part-time. L’invito è agli Stati membri di “attuare pienamente la direttiva sulla trasparenza salariale” e quella “sui salari minimi adeguati”.