Nicaragua: Celam e vescovi messicani, solidarietà alla Chiesa e ai fedeli, dopo l’arresto e l’esilio di mons. Herrera

In una lettera indirizzata al card. Leopoldo José Brenes, arcivescovo di Managua e vicepresidente della Conferenza episcopale del Nicaragua (Cen), il Consiglio episcopale latinoamericano e dei Caraibi (Celam) ha espresso la propria vicinanza e “fraterna disponibilità” alla Chiesa e a tutti i fedeli di questo Paese, in seguito all’espulsione dal Paese di mons. Carlos Herrera, vescovo di Jinotega e presidente della Cen.
“Gli esprimiamo la nostra solidarietà e preghiamo affinché questa situazione si risolva presto e possa tornare nel suo Paese”, si legge nella lettera, in cui i membri della presidenza del Celam esprimono il loro sconcerto per la notizia dell’allontanamento di mons. Herrera, che la notte del 13 novembre, quando stava uscendo da una riunione, è stato arrestato dalla Polizia.
Nel loro messaggio, i vertici dell’organismo episcopale latinoamericano hanno espresso il loro dolore per “gli eventi che affliggono la Chiesa nicaraguense” e hanno deplorato in particolare la situazione che stanno vivendo diversi vescovi e le loro giurisdizioni.
Nell’esprimere la propria solidarietà a mons. Herrera, il Celam offre le proprie preghiere, “affinché tutti i vescovi e il Santo Popolo di Dio, con la forza della fede”, possano continuare a essere “una testimonianza di fedeltà al Signore che risplende verso tutto il continente”.
Anche la Conferenza episcopale messicana, in una lettera inviata al card. Brenes, si dice “solidale” con il vescovo esiliato: “Eleviamo le nostre preghiere, affinché questa difficile situazione trovi una rapida soluzione e possa tornare in patria. La Chiesa in Messico è una compagna fraterna della Chiesa nicaraguense in questo momento di prova”.

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