In Italia “ci sono tante case libere e sfitte che possono essere messe a disposizione di chi ha bisogno. Oramai è doveroso reinvestire nell’edilizia pubblica e mettere a disposizione anche i tanti immobili pubblici non utilizzati perché mancano di manutenzione”: è l’appello lanciato oggi a Roma da don Marco Pagniello, direttore di Caritas italiana, durante la presentazione dell’edizione 2024 del Rapporto su povertà ed esclusione sociale intitolato “Fili d’erba nelle crepe”. Don Pagniello ha ricordato che la via indicata dalla Caritas “parte dai poveri”, perciò puntare allo “sviluppo umano integrale” significa “mettere le persone nelle condizioni di realizzare i propri sogni”. Per fare questo “servono risposte integrate” e una “conversione culturale”. Il direttore di Caritas italiana ha però puntualizzato: “Noi non siamo una risposta, siamo parte della risposta. Inoltre per noi è una responsabilità e un dovere mettere a frutto le risorse dell’8 per mille”. I “fili d’erba” che danno il titolo al rapporto “sono le risposte di speranza: dare da mangiare, offrire posti letto, accogliere le persone per ascoltarle, fare le denunce per nome e per conto dei poveri”, senza “correre il rischio di dare risposte facili, banalizzando la complessità”. “Essere corresponsabili oggi è dovere di tutti – ha concluso –. Dobbiamo metterci in gioco, per prima cosa tornando a votare e partecipando alla missione della politica”.