Clamorosi atti di violenza continuano a insanguinare diverse parti del Messico. Nella serata di sabato scorso, due fratelli minorenni (di 13 e 15 anni) sono stati colpiti da colpi di arma da fuoco, mentre erano con la madre davanti alla chiesa di Nostra Signora di Guadalupe nella comunità di Entabladero, comune di Espinal, nel nord dello Stato centro-orientale di Veracruz. Uno dei due ragazzi è morto sul colpo, il secondo in ospedale. I due ragazzi, secondo quanto riporta la stampa locale, prestavano il servizio di chierichetti in chiesa. La parrocchia ha chiesto, in un post sulle reti sociali, di mostrare la propria solidarietà alla madre delle vittime.
Un altro grave massacro è avvenuto, nel fine settimana, a Quretaro, nel Messico centrale, a nord di Città del Messico. All’interno del bar Los Cantaritos sono state uccise 10 persone. Il vescovo della diocesi di Irapuato (città non lontana dal luogo dell’accaduto), mons. Enrique Díaz Díaz, ha affermato alla stampa locale: “Ci poniamo molte domande su chi sono coloro che stanno facendo questo. Non sono i nostri figli, non sono i nostri giovani; perché si è arrivati a questo? Dovremo continuare a lavorare duramente sull’educazione, ma ci deve essere anche una risposta di sicurezza e un’attenzione da parte delle autorità a tutte queste situazioni che stanno accadendo nei diversi Stati”.