“Dei battezzati che sono formati alla vita comunitaria, alla parola di Dio, mettono in comune la loro capacità di costruire la comunità cristiana, di collaborare all’edificazione della società. Questa è la corresponsabilità. L’impressione ampiamente diffusa in Italia è che dentro le comunità cristiane la corresponsabilità non sia ancora vissuta”. Lo afferma mons. Erio Castellucci, arcivescovo di Modena-Nonantola, vescovo di Carpi e presidente del Comitato nazionale del Cammino sinodale, in un video sul canale YouTube della Cei.
Questa impressione, spiega, dipende in parte da “un certo verticismo, anche il diritto canonico, sposato col diritto civile in Italia, tende ad attribuire tutta la responsabilità ai pastori di ciò che accade in una comunità”. In parte, poi, dipende dal fatto che “gli stessi laici a volte fanno fatica ad impegnarsi in modo responsabile, cioè in modo da portare anche le conseguenze delle loro azioni”: “Corresponsabilità vuol dire un nuovo approccio anche nella gestione delle strutture. Questo è un tema molto sensibile – conclude mons. Castellucci – che richiederà una trattazione specifica. Ma ci dobbiamo entrare”.