“Santa Ildegarda di Bingen, dottore della Chiesa. Ispirazioni divine, medicina, scienza e iconografia”: questo il tema di una conferenza che si terrà a Milano domani, mercoledì 13 novembre, alle 21 nella chiesa Santa Maria della Consolazione. L’iniziativa prevede interventi di don Luigi Bonarrigo, dottore in Teologia dogmatica e vicario parrocchiale nella parrocchia di San Leonardo da Porto Maurizio a Milano, Chiara Melgara, medico a Milano, Giulia Viganò, laureata in Farmacia e studiosa dei rimedi della santa, e Giorgio Massoni, iconografo del Laboratorio iconografico S. Giuseppe. L’evento, aperto al pubblico, è “l’occasione – spiega una nota – per un serio e complessivo approfondimento dell’eredità della monaca di Bingen non solo per la salute fisica, ma prima ancora per la guarigione interiore”. Ildegarda visse tra il 1098 e il 1179 e fu anche profetessa, guaritrice, naturalista, cosmologa, gemmologa, filosofa, artista, poetessa, drammaturga, musicista, linguista e consigliera politica. Fondò due monasteri. Per secoli la sua ‘medicina’ – spiega la nota – è stata considerata patrimonio culturale della tradizione popolare tedesca per poi subire un declino, fino alla riscoperta in epoca moderna. Il suo “approccio olistico, che intreccia salute fisica, psicologica e spirituale, continua ad affascinare e a influenzare pratiche di benessere naturale e in tempi recenti, intorno al 2000, con un’accelerazione nell’ultimo decennio, se ne è diffusa la fama anche in Italia”. A “sancire l’autorevolezza della lezione della eclettica monaca è poi stata la sua canonizzazione nel 2012 ad opera di Papa Benedetto XVI, con il conferimento del titolo di Dottore della Chiesa, la più alta onorificenza attribuita ai santi. È così che il più vasto pubblico ha potuto venire a conoscenza del personaggio e dei suoi preziosi codici miniati, ispirati da visioni divine ‘dell’anima’ – come le definiva lei, riguardanti numerosi argomenti inerenti la sfera sia spirituale sia fisica e quindi anche medica. I rimedi consigliati da Santa Ildegarda sono circa 2000, distribuiti tra i tre regni: animale, vegetale e minerale”. La medicina ildegardiana ha tuttavia la caratteristica di “non essere una cosiddetta ‘medicina alternativa’, perché il medico ildegardiano può (e deve) utilizzare tutto il patrimonio della diagnostica e della pratica medica moderna. Si tratta piuttosto di un approccio medico olistico in quanto l’anamnesi medica e spirituale del paziente non sono scindibili e ciò permette la paradossale compenetrazione tra i contenuti medici frutto di rivelazioni divine medioevali con la medicina contemporanea più all’avanguardia”.