Ue: prima riunione del comitato europeo per il reinsediamento e l’ammissione umanitaria

Prima riunione oggi del comitato di alto livello per il reinsediamento e l’ammissione umanitaria, chiamato a definire un sistema per determinare il numero totale di persone bisognose di protezione che possono essere ammesse nell’Ue, nonché il contributo di ciascuno Stato membro. Compito del comitato è preparare una proposta per la Commissione, ma sarà il Consiglio a dover adottare il piano biennale dell’Unione. Il primo piano è atteso entro la fine del 2025 e valere nel biennio 2026-2027, periodo durante il quale il comitato di alto livello ne dovrà monitorare l’attuazione. Se nel biennio dovesse registrarsi una crisi umanitaria imprevista, la Commissione potrà proporre al Consiglio un emendamento per aggiungere nuove regioni o Paesi extra-Ue al piano dell’Unione. Sono tuttavia gli Stati a decidere, su base volontaria, se aderire al piano dell’Unione. Nel comitato siedono rappresentanti del Parlamento europeo, del Consiglio e degli Stati membri, dell’Agenzia europea per l’asilo, dell’Unhcr, dell’organizzazione internazionale per le migrazioni e della società civile. La presidenza è affidata alla Commissione. Il comitato è una delle iniziative previste dal Regolamento quadro dell’Unione, entrato in vigore nel giugno scorso, con l’obiettivo di “sostenere i Paesi partner internazionali, migliorare le condizioni di accoglienza e protezione, ridurre o prevenire viaggi irregolari di persone in fuga da guerre o persecuzioni lungo rotte migratorie pericolose.

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