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Consiglio europeo: i Ventisette a Budapest. L’ombra di Trump sull’incontro dei capi di Stato e di governo

Capi di Stato e di governo nuovamente convocati, questa volta a Budapest e all’indomani dei risultati elettorali americani. Padrone di casa Viktor Orban, premier ungherese e presidente di turno del Consiglio Ue, forte sostenitore di Trump. I 27 leader sono attesi questa sera per una cena di lavoro (elezioni Usa, situazione Georgia); la riunione proseguirà domani. “Alla nostra cena – scrive Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, nella lettera di convocazione – propongo di tenere un dibattito strategico sulle nostre relazioni transatlantiche. Il nostro rapporto con gli Stati Uniti è essenziale e siamo pronti ad approfondirlo. Dobbiamo continuare a realizzare le nostre priorità in linea con l’Agenda strategica, lavorando attivamente per un’Europa forte e sovrana. Vorrei che ci concentrassimo in particolare su tre aree: le nostre relazioni bilaterali, sicurezza e geopolitica, non da ultimo l’Ucraina, sfide globali e cooperazione internazionale, compresi i cambiamenti climatici”. Tra i nodi da sciogliere, il sostegno – o meno – degli Usa all’Ucraina per rispondere all’aggressione della Russia. “Affronteremo anche la situazione in Georgia dopo le elezioni e discuteremo la strada da seguire”. “Con il nostro fermo sostegno alle Nazioni Unite, avremo anche uno scambio sulla legislazione israeliana recentemente adottata contro l’Unrwa che, se implementata, renderebbe impossibile” per l’agenzia Onu “svolgere il suo mandato”.

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