Due missioni umanitarie in Burkina Faso: le ha compiute, nel 2024, Emergenza Sorrisi, con il sostegno della Fondazione Angelini, presso l’Ospedale San Maximilian Kolbe, situato a Sabou, una piccola comunità a circa 90 chilometri dalla capitale del Burkina Faso, Ouagadougou. Queste missioni hanno offerto cure vitali a bambini affetti da gravi malformazioni facciali e ustioni, migliorando la qualità della vita di 55 piccoli pazienti e portando speranza nelle loro famiglie.
Grazie al contributo della Fondazione Angelini, “siamo riusciti davvero ad offrire un supporto di alta qualità in Burkina Faso, Paese fra i più dimenticati anche per la situazione politica presente che ovviamente penalizza ancora di più i più poveri fra i poveri. Siamo orgogliosi dei risultati ottenuti anche perché prevedono una continuità di interventi e azioni, unico approccio per una solidarietà efficace e duratura”, dichiara Fabio Massimo Abenavoli, presidente di Emergenza Sorrisi Ets.
Le missioni di Emergenza Sorrisi, che si sono svolte ad aprile e settembre, si legge in una nota diffusa oggi, hanno avuto come obiettivo principale quello di fornire interventi chirurgici salvavita e formazione continua al personale sanitario locale. In un contesto dove il sistema sanitario è frequentemente sopraffatto da sfide economiche e infrastrutturali, l’intervento di queste organizzazioni ha rappresentato un punto di svolta per la comunità locale.
La prima missione, che ha avuto luogo ad aprile, ha visto la partecipazione di un team composto da sette professionisti sanitari italiani, tra cui 1 chirurgo maxillo-facciale, 1 chirurgo plastico, 2 anestesisti, 3 infermieri specializzati in terapia intensiva e assistenza pre/post operatoria. Insieme a loro, un team locale di sette operatori sanitari, tra cui 1 chirurgo, 2 anestesisti e 4 infermieri, ha collaborato attivamente. Durante questa missione, sono stati eseguiti 24 interventi chirurgici, concentrandosi sul trattamento di gravi ustioni invalidanti.
La seconda missione, tenutasi tra il 22 e il 29 settembre, ha rappresentato un’evoluzione e una sfida rispetto alla prima. Il team italiano, composto da nove professionisti, includeva Fabio Massimo Abenavoli, chirurgo maxillo-facciale e presidente di Emergenza Sorrisi, 1 chirurgo plastico, 1 specializzando in chirurgia plastica, 2 anestesisti, 3 infermieri, 1 fisioterapista osteopata. Il team locale è stato ampliato con dieci operatori, aumentando la collaborazione e il trasferimento di competenze. Durante questa missione, sono stati eseguiti 31 interventi chirurgici, affrontando casi complessi di ustioni e malformazioni facciali. Nella seconda missione, oltre alle ustioni, le tipologie di intervento hanno riguardato labioschisi, labiopalatoschisi, nonché un caso di noma.
La Fondazione Angelini ha giocato un ruolo chiave nel successo delle due missioni, fornendo supporto logistico e finanziario. Fondata per promuovere iniziative solidali con particolare attenzione alla famiglia, la Fondazione collabora attivamente con organizzazioni come Emergenza Sorrisi per il contrasto di tutte le varie forme di povertà – materiale, educativa, sociale, sanitaria – in un’ottica sussidiaria, attraverso un impegno generativo che guarda al presente e al futuro.
“Dignità umana, partecipazione, bene comune, sussidiarietà e solidarietà sono i valori in cui crediamo, per questo abbiamo sostenuto Emergenza Sorrisi che riflette il nostro modo di intendere la cura, che non è solo sanitaria ma delle persone a tutto tondo, con un’attenzione particolare a creare reti sui territori che diano continuità all’intervento svolto”, dichiara Gianluigi De Palo, direttore della Fondazione Angelini.