Turchia: rimossi altri quattro sindaci. Congresso dei poteri locali, iniziative che “minano la natura della democrazia locale”

Preoccupazione è stata espressa dal Consiglio d’Europa per bocca del presidente del Congresso dei poteri locali e regionali Marc Cools dopo la notizia della revoca da parte delle autorità turche di quattro sindaci eletti (nelle città di Mardin, Batman, Halfeti ed Esenyurt), che sono stati sostituiti con governatori nominati dal Ministero degli Interni. Nel giugno scorso era stato il sindaco di Hakkari ad essere rimosso. Si tratta di iniziative che “minano la natura stessa della democrazia locale”, così Cools, dal momento che questi sindaci “sono stati eletti durante le elezioni locali del 31 marzo 2024”. Il Congresso dei poteri locali e regionali aveva già adottato a riguardo una Raccomandazione che chiedeva di abolire questa pratica e invitava le autorità a verificare che “l’ineleggibilità dei candidati sia valutata prima delle elezioni” e solo in caso di condanna penale definitiva. I sindaci in questione sono infatti stati rimossi perché sospettati dalle autorità turche di avere dei legami con il Pkk o più in generale con non meglio precisati gruppi terroristici. Il Congresso ha chiesto, inoltre, che in caso di destituzione di un sindaco, il compito di designare un sostituto sia rimesso ai consigli comunali. Da parte del Congresso, infine, l’auspicio che possa proseguire il dialogo con le autorità turche su questo argomento.

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