Ue: istituzioni e parti sociali, dialogo su situazione economica. In agenda anche i “cambiamenti demografici che incidono sulla competitività”

La presidenza del Consiglio Ue, la Banca centrale europea e la Commissione europea hanno incontrato oggi a Bruxelles le parti sociali europee “per discutere i recenti sviluppi della situazione economica, nonché un argomento specifico scelto dalla presidenza ungherese: i cambiamenti demografici che incidono sulla competitività”. Mihály Varga, ministro delle Finanze ungherese, che attualmente detiene la presidenza del Consiglio, dichiara al termine dell’incontro: “Il ruolo dell’Europa nell’economia globale è notevolmente diminuito negli ultimi decenni, poiché il divario di competitività continua ad ampliarsi rispetto ai principali concorrenti globali”. Le aree chiave su cui ci si confronta sono diverse: “Come garantire la crescita del reddito reale, come aumentare la produttività e i livelli di investimento e sfruttare adeguatamente le opportunità offerte dalla rivoluzione digitale”. “Il rapido invecchiamento delle società europee, il calo dei tassi di natalità, il sovraccarico dei sistemi di previdenza sociale e la crescente carenza di manodopera – afferma Varga – sono sfide persistenti e crescenti in tutta Europa che richiedono soluzioni urgenti ed efficaci, in particolare per quanto riguarda il sostegno alle famiglie”. Pertanto, “il riallineamento delle tendenze demografiche sfavorevoli dovrebbe essere preso in maggiore considerazione da una prospettiva di competitività”. I partecipanti al dialogo macroeconomico “hanno tenuto una discussione fruttuosa su possibili vie d’azione. Mentre concentriamo i nostri sforzi sul recupero della nostra competitività e sul miglioramento della produttività, è importante ricordare che affinché questi cambiamenti durino, una popolazione europea in crescita e prospera è fondamentale”.
Valdis Dombrovskis, vicepresidente esecutivo della Commissione europea, dal canto suo commenta: “Mentre l’economia europea sta lentamente migliorando dopo una serie di crisi, il suo potenziale di crescita potrebbe essere influenzato da investimenti privati relativamente bassi aggravati da carenze di manodopera e competenze. Mentre il nuovo ciclo istituzionale dell’Ue entra in funzione, abbiamo più che mai bisogno dei nostri partner sociali per aiutarci a navigare nelle prossime sfide: demografiche e sociali, economiche e fiscali. Per gli anni a venire, ci concentreremo su riforme e investimenti per aumentare la competitività dell’Europa e la crescita lenta della produttività, sempre con un occhio di riguardo alla creazione di posti di lavoro di qualità” e “al mantenimento della coesione sociale tra gli Stati membri”.
Paschal Donohoe, presidente dell’Eurogruppo, sostiene che “il dialogo macroeconomico è una preziosa opportunità per scambiare opinioni sull’economia con i partner sociali. Nonostante le numerose sfide esterne, l’economia dell’area euro ha dimostrato resilienza. Stiamo facendo buoni progressi nella riduzione dell’inflazione e il mercato del lavoro è rimasto forte. Il nostro obiettivo attuale è rafforzare le finanze pubbliche e migliorare la competitività. L’Eurogruppo è attivamente coinvolto in queste discussioni e l’attenzione odierna sulle sfide demografiche è stata particolarmente utile mentre consideriamo le necessarie soluzioni politiche”.

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