Domani, alle 10, Papa Francesco si recherà alla Pontificia Università Gregoriana per presenziare al “Dies academicus” dell’ateneo dei Gesuiti. L’incontro sarà introdotto dai saluti di padre Arturo Sosa, preposito generale della Compagnia di Gesù e vice gran cancelliere della Gregoriana, e del rettore padre Mark A. Lewis. Concluderà il programma il conferimento di alcuni Premi accademici per le tre missioni dell’Università. “Questa visita di Papa Francesco celebra una pietra miliare della nostra storia”, spiega il rettore: “Le tre missioni dell’Università – con l’incorporazione del Biblico e dell’Orientale alla missione originaria della Gregoriana – creano nuove sinergie e ci aprono a nuovi orizzonti. Siamo felici di accogliere il Santo Padre in questo momento storico”. La Pontificia Università Gregoriana è la più antica tra le università pontificie romane. Le sue origini risalgono all’iniziativa diretta di sant’Ignazio di Loyola, fondatore della Compagnia di Gesù, che nell’anno 1551 pose le basi del Collegio Romano, conosciuto anche come “Universitas omnium Nationum”, a servizio della Chiesa universale. Nel 1873 Papa Pio IX dispose che l’ateneo assumesse ufficialmente la nuova denominazione di Pontificia Università Gregoriana. Nel 1930 fu inaugurata la nuova e attuale sede in Piazza della Pilotta. A partire dal 19 maggio 2024 altre due istituzioni affidate alla Compagnia di Gesù – il Pontificio Istituto Biblico e il Pontificio Istituto Orientale – sono state incorporate definitivamente nella Gregoriana, come richiesto da Papa Francesco. Il Pontificio Istituto Biblico, fondato nel 1909 da Papa Pio X, è un centro di studi altamente specializzati sulla Sacra Scrittura e sulle scienze ad esse collegate. Il Pontificio Istituto Orientale, fondato nel 1917 dal Papa Benedetto XV, è un istituto superiore di ricerca e di studio sull’Oriente cristiano con la specifica missione di servizio alle Chiese orientali.