Un nuovo farmaco, un anticorpo monoclonale, per proteggere dal virus respiratorio sinciziale (Rsv), la causa più comune di bronchiolite (infiammazione delle piccole vie aeree dei polmoni) e di polmonite nei bambini sotto i due anni. Da quest’anno è disponibile. Nel 2023 in Italia si sono registrati oltre 15mila ricoveri, 3mila dei quali in terapia intensiva. Presso l’Ospedale Bambino Gesù di Roma durante la scorsa stagione epidemica (2023-2024) si sono verificati 650 ricoveri, di cui 93 in terapia intensiva, a causa della bronchiolite. Nei giorni scorsi la Conferenza Stato-Regioni ha dato via al piano di immunizzazione contro il virus sinciziale. La campagna riguarderà inizialmente tutti i bambini nati da fine luglio 2024 in poi e quelli fragili con meno di 24 mesi di età. Non si tratta di un vaccino; previene l’infezione, evitando il ricovero in ospedale, il rischio morte e le conseguenze a breve e lungo termine.
“Prevenire l’infezione da virus respiratorio sinciziale è salvavita nei bambini con meno di 6 mesi di età, riduce di oltre l’80% la necessità di ricovero ospedaliero e azzera il rischio morte – spiega Alberto Villani, responsabile dell’Unità operativa complessa di pediatria generale e Dea II livello del Bambino Gesù -. Evitare una forma grave di bronchiolite nelle primissime fasi della vita abbatte il rischio di soffrire di asma, già in età evolutiva, e della broncopneumopatia cronica ostruttiva, in età adulta avanzata”.
Ma come curare raffreddore, mal di gola, tosse, febbre, inappetenza e stanchezza? In genere, spiegano gli esperti, si risolvono da soli in pochi giorni grazie al riposo a letto e alla somministrazione di farmaci in grado di controllare la febbre (se presente) e alleviare la sintomatologia. Farmaco di elezione il paracetamolo, che ha proprietà antifebbrili e antidolorifiche. Trattandosi di infezioni virali, la terapia antibiotica non solo è inutile, ma spesso dannosa quando non prescritta dal medico. In caso di raffreddore sono utili i lavaggi nasali con soluzione fisiologica per liberare le vie aeree superiori e facilitare la respirazione. Importante l’idratazione; se inappetente, il bambino non va invece forzato a mangiare. Bene il riposo a casa, anche per limitare la circolazione dei virus, ma se il bambino si sente in forze, non serve costringerlo a letto. Quello cui occorre prestare attenzione è il suo stato di salute generale.