“Il risarcimento nella Chiesa non si riduce ai soli aspetti finanziari, ma comprende uno spettro di azioni molto più ampio”. Lo spiega la Pontificia Commissione per la tutela dei minori, nel Rapporto annuale sulle politiche e le procedure della Chiesa per la tutela, in cui si fa notare che “diversi aspetti, come il riconoscimento degli errori, le scuse pubbliche e altre forme di vera vicinanza fraterna alle vittime/sopravvissuti e alla loro comunità, sono spesso persino più importanti”. Ciononostante, “le riparazioni economiche rimangono particolarmente rilevanti e la Commissione continuerà ad offrire la sua cooperazione agli organismi chiave della Chiesa così che procedure standardizzate e conosciute vengano più esaurientemente sviluppate”. “Molte autorità della Chiesa hanno condiviso con la Commissione la loro visione della formazione professionale in materia di tutela come un fruttuoso investimento nell’aiuto a loro rivolto per meglio governare le loro diocesi e congregazioni”, si fa presente nel testo, in cui si propone di colmare “la significativa disparità in termini di risorse esistente tra le Chiese locali”.