Elezioni in Liguria: Bucci, candidato del centro-destra, eletto presidente della Regione

Marco Bucci, il candidato del centro-destra, è stato eletto presidente della Regione Liguria, battendo di misura Andrea Orlando, sostenuto dal centro-sinistra. L’astensionismo ha registrato un ennesimo balzo in avanti con un incremento di oltre 7 punti percentuali. Questi i due dati principali della tornata regionale di domenica e lunedì.

(Foto ANSA/SIR)

Marco Bucci, il candidato del centro-destra, è stato eletto presidente della Regione Liguria, battendo di misura Andrea Orlando, sostenuto dal centro-sinistra. L’astensionismo ha registrato un ennesimo balzo in avanti con un incremento di oltre 7 punti percentuali. Questi i due dati principali della tornata regionale di domenica e lunedì.
Si è recata alle urne meno della metà degli aventi diritto, il 46%. Nelle precedenti regionali liguri, nel 2020, la partecipazione era arrivata a quota 53,4. Le condizioni metereologiche sicuramente non hanno aiutato, ma il fenomeno è troppo ampio e costante – non solo in Liguria, beninteso – per essere ricondotto a fattori di questo tipo. Sul piano generale, gli analisti avanzano diverse ipotesi, riconducibili per lo più a due filoni: la percezione degli elettori circa l’inutilità della politica indipendentemente dagli soggetti in campo; l’insofferenza rispetto a una competizione estremizzata, con un bipolarismo che si rafforza (in Liguria nessuno degli altri sette candidati ha raccolto l’1% dei consensi) ma in modo confuso e arrembante. Molto eloquente la circostanza che abbia vinto un amministratore stimato (Bucci è di estrazione “civica” e fino a queste regionali era sindaco di Genova, città in cui si concentra una parte significativa della popolazione ligure) e che sul centro-destra non abbia pesato in modo decisivo il fatto che il presidente uscente della medesima coalizione, Giovanni Toti, si fosse dimesso in seguito a problemi giudiziari.
Bucci ha ottenuto 291.093 voti, il 48,8%, Orlando 282.669, il 47,4%. Nel 2020 Toti aveva superato il 56% e il suo contendente, Ferruccio Sansa, non aveva raggiunto il 40%. Ma nella situazione che si era creata con le dimissioni di Toti il centro-sinistra aveva ragionevoli speranze di vincere. Qualche commentatore “a caldo” ha parlato addirittura di rigore sbagliato a porta vuota. Per quanto riguarda i voti di lista, il Pd è di gran lunga il primo partito con il 28,5%, quasi il doppio di FdI che si ferma al 15,1, ma verosimilmente cede voti alle due “civiche” a sostegno di Bucci, una delle quali è la seconda lista della coalizione con il 9,5%. Seguono la Lega con l’8,5% e Forza Italia con l’8%. Sull’altro fronte Alleanza Verdi Sinistra prende il 6,2% e supera il M5S, che nella regione di Beppe Grillo dimezza il risultato delle recenti europee e si arresta al 4,6%.

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