Si è svolta questa mattina, ad Istanbul, l’udienza che il patriarca ecumenico Bartolomeo I ha concesso al vescovo di Casale Monferrato, mons. Gianni Sacchi, accompagnato dal vicario, mons. Désiré Azogou, da mons. Francesco Mancinelli e dal canonico Andrea Tancini. “Un’esperienza bellissima, in un atmosfera fraterna”, ha commentato mons. Mancinelli. L’udienza si è svolta in un clima di amicizia, informa la diocesi, aggiungendo che il vescovo ha rivolto al patriarca un saluto nel quale ha ricordato i legami storici esistenti fra Casale e Costantinopoli risalenti alla dinastia dei Paleologi. Il patriarca ha donato a mons. Sacchi a ricordo dell’incontro una croce pettorale e dei gemelli con il proprio stemma. Il vescovo gli aveva fatto avere in aprile (quando era stato festeggiato il 550° anno della diocesi) un prezioso reliquiario con una reliquia di Sant’Evasio.
Nel salutare Bartolomeo, mons. Sacchi ha ricordato che “da pochi giorni è trascorso il 33° anniversario dell’elezione di vostra santità a patriarca ecumenico avvenuta il 22 ottobre 1991; cogliamo la felice occasione di trovarci alla sua presenza per augurarle nella preghiera un ministero patriarcale lungo e fecondo e che ‘porti molto frutto’ (Gv 15,5) per il bene della Chiesa e della società civile nella quale è particolarmente apprezzato il suo infaticabile impegno per la salvaguardia del creato; tanto da meritarsi l’appellativo di ‘patriarca verde’.
Siamo, inoltre, profondamente grati e riconoscenti a vostra santità per avere benevolmente accolto il nostro desiderio di poter avere un suo messaggio patriarcale da proclamare nella solenne liturgia eucaristica pontificale, lo scorso 18 aprile 2024 nella cattedrale di Sant’Evasio in Casale Monferrato, giorno del 550° anniversario dell’erezione canonica della nostra amata diocesi avvenuta con la bolla pontificia ‘Pro excellenti preminentia’ di Papa Sisto IV, di venerata memoria, nell’anno 1474”. “Gli antichi legami instaurati tra la grande città imperiale di Costantinopoli e il Marchesato di Monferrato attraverso la presa di possesso del trono marchionale di Teodoro I Paleologo, figlio dell’imperatore Andronico II e della basilissa Violante-Irene, ultima discendente della dinastia degli Aleramo, marchesi di Monferrato, avvenuta nel 1306, hanno profondamente segnato, in quei tempi lontani, le vicende storico-politiche dell’antico Stato di Monferrato”, ha rammentato il vescovo, richiamando le parole che Bartolomeo scrisse nel messaggio dello scorso aprile: “Oggi, in tempi molto diversi abbiamo la gioia di ricordare questi avvenimenti e ricavarne una importante lezione spirituale di incontro tra le nostre Chiese, che offre l’opportunità di nuove e proficue relazioni tra la vostra Chiesa locale e il nostro Patriarcato ecumenico”. “Opportunità che – ha evidenziato mons. Sacchi – oggi si realizza nell’incontro, che avviene per la prima volta, tra Vostra Santità il Patriarca ecumenico e il vescovo della Chiesa locale di Casale Monferrato, incontro per il quale vogliamo rendere grazie al Signore il Salvatore nostro Gesù Cristo”. Il vescovo ha auspicato che “la prossima ricorrenza dei 1.700 anni del primo Concilio ecumenico, celebrato a Nicea nel 325, che vostra santità festeggerà insieme al vescovo della antica Roma Papa Francesco, sia un ulteriore passo in avanti nel cammino, certamente non privo di ostacoli, sulla via della piena comunione tra le Chiese dell’Oriente ortodosso e dell’Occidente latino”.