Sinodo: documento finale, “seminari devono prevedere una presenza significativa di figure femminili”

“Lungo il processo sinodale, è stata ampiamente espressa la richiesta che i percorsi di discernimento e formazione dei Candidati al ministero ordinato siano configurati in stile sinodale”. È quanto si legge al n. 148 del documento finale del Sinodo sulla sinodalità, che è stato approvato con 40 voti contrari. “Ciò significa che devono prevedere una presenza significativa di figure femminili, un inserimento nella vita quotidiana delle comunità e l’educazione a collaborare con tutti nella Chiesa e a praticare il discernimento ecclesiale. Ciò implica un investimento coraggioso di energie per la preparazione dei formatori”, si propone nel testo, in cui l’assemblea chiede una revisione della Ratio Fundamentalis Institutionis Sacerdotalis “che recepisca le istanze maturate nel Sinodo, traducendole in indicazioni precise per una formazione alla sinodalità”. “Non meno necessaria è la formazione dei vescovi, perché possano assumere sempre meglio la loro missione di comporre in unità i doni dello Spirito ed esercitare in stile sinodale l’autorità loro conferita”, prosegue il documento, in cui si precisa che “lo stile sinodale della formazione implica che la dimensione ecumenica sia presente in tutti gli aspetti dei percorsi verso il ministero ordinato”.

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