Giubileo 2025: Toscana, “turismo spirituale è opportunità di nuova accoglienza”

La Toscana guarda al Giubileo del 2025 e cerca nel turismo spirituale un’opportunità di nuova accoglienza e di sviluppo sostenibile. Se n’è parlato ieri pomeriggio nel cenacolo del complesso monumentale di Santa Croce nel corso della V Giornata della Fraternità, promossa dall’Opera di Santa Croce, con la Comunità dei Francescani conventuali. A confronto studiosi, istituzioni, operatori culturali ed economici. L’iniziativa ha visto la collaborazione del Dipartimento per l’Economia e l’Impresa dell’Università di Firenze. Una giornata – spiegano i promotori – che ha guardato prima di tutto alla prospettiva interreligiosa facendo riferimento al Documento della Fraternità di Abu Dhabi, come hanno ricordato in apertura il consigliere dell’Opera, Giulio Conticelli e don Alfredo Jacopozzi della Facoltà teologica dell’Italia Centrale. I lavori sono iniziati con la lettura dei saluti dell’arcivescovo di Firenze, Gherardo Gambelli, e del cardinale Miguel Angel Ayuso Guixot del Dicastero per il dialogo interreligioso. Al centro della riflessione, una ospitalità che diventa accoglienza, coltivando anche il dialogo tra culture diverse. Intanto la Chiesta toscana, con quella italiana, si prepara al Giubileo. “Il Giubileo, come scrive il Papa nella bolla di indizione, ci richiama al pellegrinaggio, in particolare al pellegrinaggio a piedi – ha messo in evidenza don Marco Fagotti, dell’ufficio nazionale della pastorale del turismo della Conferenza italiana – la Chiesa italiana sta preparando per questo anche un’applicazione che metterà insieme tutti i cammini della fede. E la Toscana è certamente una terra di cammini: la grande Francigena, la Romea Strata e il cammino di San Francesco che porta ad Assisi attraverso la Verna e che parte proprio da Santa Croce”.

 

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