Papa Francesco: alla diocesi di Roma, “avviare nuovi processi di speranza” anche in vista del Giubileo

“Pensare segni di speranza a favore della pace, della vita umana, degli ammalati, dei carcerati, dei migranti, degli anziani, dei poveri”. Così il Papa ha esortato la sua diocesi a “seminare speranza”, anche in vista del Giubileo orai imminente.  Dalla basilica di San Giovanni in Laterano, davanti ai fedeli riuniti per l’assemblea annuale, Francesco ha rivolto un “appello forte a realizzare opere concrete di speranza”. “La molteplicità delle tematiche sociali potrebbe scoraggiare fino a farci dire che non possiamo fare nulla – ha ammesso Francesco – ma la speranza cristiana è sempre operosa perché animata dalla certezza che è il Signore ad animare la storia, e che in lui possiamo costruire quello che sembra impossibile”. “La speranza non delude mai, andiamo sulla strada della speranza”, l’invito del Pontefice, che ha citato “i tanti sacerdoti, come don Luigi Di Liegro”, e “i tanti laici che si sono messi all’opera per il bisogno di gettare segni di bene, nella speranza che qualcun altro si sarebbe preso cura di quel seme”. “Se a Roma è molto forte la spinta del volontariato è perché qualcuno ci ha creduto e ha iniziato con piccoli passi”, l’omaggio del Papa: “Dobbiamo avviare nuovi processi di speranza, sognare e costruire la speranza attraverso il nostro impegno, che è un impegno responsabile e solidale”. “Grazie per tutto ciò che fate nella Chiesa e nella città di Roma”, il ringraziamento del vescovo di Roma: “osate nella carità”. Alla fine, la citazione di Charles Peguy: “la fede è una sposa fedele, la carità è una madre, la speranza è una bambina da nulla, eppure è questa bambina che attraverserà il mondo”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Diocesi