Diocesi: mons. Melillo (Ariano Irpino-Lacedonia), “con la Scuola socio-politica potremo generare frutti preziosi per la nostra comunità”

“Viviamo oggi un momento davvero significativo per la nostra Chiesa di Ariano Irpino-Lacedonia: l’avvio della Scuola socio-politica”, “un tentativo di dare risposte concrete, formare cittadini consapevoli, capaci di mettere la propria fede e competenza al servizio della società e del bene comune”. Lo scrive il vescovo di Ariano Irpino-Lacedonia, mons. Sergio Melillo, dopo l’inaugurazione ieri della Scuola socio-politica.
“La nostra diocesi, l’Irpinia, terra antica e ricca di storia, ha nei secoli espresso uomini e donne di grande visione, persone che con il loro impegno e la loro lungimiranza hanno contribuito al progresso e allo sviluppo non solo del territorio, ma anche dell’intero Paese – osserva il presule -. Quanto avremmo bisogno oggi di uomini e donne lungimiranti!”.
L’Irpinia è “una terra che, nonostante le difficoltà e le sfide, ha sempre mostrato una straordinaria capacità di resilienza e creatività. Oggi desideriamo coltivare quello stesso spirito, formare una nuova generazione di cittadini e leader capaci di affrontare con coraggio e competenza le sfide del presente – spiega il vescovo -. In un contesto ricco di potenzialità, ma spesso non integralmente valorizzato, abbiamo bisogno di persone che abbiamo uno sguardo lungo, una visione chiara e responsabilità, ispirati ai valori del Vangelo e della Dottrina sociale della Chiesa”.
La Scuola socio-politica “si propone di formare persone che chiamate a trasformare la propria fede in azione, portando nella società civile e politica un contributo capace di promuovere giustizia, pace e solidarietà perché ‘la politica è la forma più alta di carità'”, afferma il presule, ricordando che “Papa Francesco ci esorta a non vivere una fede chiusa o comoda da poltrona, ma a portare la nostra testimonianza nelle periferie, tra le esigenze concrete della gente, con il coraggio di proporre soluzioni innovative e giuste”. Ed “è proprio questo lo spirito che anima la nostra Scuola: formare uomini e donne consapevoli e competenti, che possano contribuire allo sviluppo del nostro territorio, in un’epoca in cui le sfide sociali ed economiche si fanno sempre più complesse”.
Questi “laboratori di pastorale sociale” non saranno “solo luoghi di studio, ma spazi di confronto ed azione, dove si tratteranno temi fondamentali per il nostro tempo, come la partecipazione politica, la sostenibilità, il lavoro, lo sviluppo del Mezzogiorno e delle aree interne. Questi argomenti non sono stati scelti a caso, sono le sfide che il nostro territorio si trova ad affrontare, e per le quali è urgente trovare soluzioni concrete”.
Mons. Melillo precisa che “la Scuola si rivolge primariamente ai giovani, perché sono loro il futuro del nostro territorio, ma è aperta a tutti coloro che desiderano comprendere meglio le dinamiche sociali e politiche. Il programma, articolato in sei moduli, offrirà non solo spunti di riflessione teorica, ma anche strumenti pratici per agire nella realtà, con l’obiettivo di formare una nuova classe dirigente che sappia rispondere con competenza e responsabilità alle sfide di oggi e di domani”. E conclude: “Siamo convinti che, attraverso questa Scuola, potremo generare frutti preziosi per la nostra comunità. L’Irpinia, con la sua storia, ci ricorda che quando c’è un impegno collettivo concreto, magari ispirato al Vangelo, quando ci sono uomini e donne pronti a mettersi al servizio del bene comune, il cambiamento è davvero possibile”.

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