Messico: vescovi ai poteri dello Stato, “riforma della magistratura sia più ampiamente discussa”

La Conferenza episcopale messicana (Cem), in una nota della Presidenza, esprime “a tutta la cittadinanza, all’opinione pubblica e ai tre poteri dell’Unione, la più profonda preoccupazione per la gravità dei recenti avvenimenti che accentuano una polarizzazione senza precedenti intorno al quadro giuridico e all’armonia tra i diversi poteri del Paese”. Il riferimento è alle perduranti polemiche sulla riforma del sistema giudiziario, che anche il nuovo Governo sta portando avanti, allo sciopero della magistratura e alle numerose proteste che da settimane hanno un forte impatto sul Paese. “Riteniamo che la riforma costituzionale della magistratura attualmente in corso dovrebbe essere più ampiamente discussa e analizzata dal ramo legislativo, seguendo il principio di sussidiarietà, pilastro fondamentale della dottrina sociale della Chiesa, che riconosce e promuove la partecipazione di tutti gli attori sociali alle decisioni che riguardano la comunità – scrivono i vescovi -. La mancanza di dialogo e di accordo tra i vari rami del Governo in merito ai provvedimenti giudiziari può avere gravi conseguenze sulla convivenza sociale e sull’ordine istituzionale, compromettendo la fiducia nel nostro Paese e minacciando la stabilità dello Stato di diritto”. Da qui, l’invito della Cem: “Esortiamo tutti gli attori politici e sociali, ispirati dai principi della dottrina sociale della Chiesa, a: recuperare il dialogo costruttivo come strumento fondamentale; rafforzare le nostre istituzioni democratiche; anteporre il bene comune agli interessi particolari; rispettare l’ordine costituzionale; promuovere la solidarietà e la sussidiarietà; lavorare per la giustizia sociale e lo sviluppo integrale; proteggere la dignità di ogni persona”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori