Belgio: Rapporto abusi sessuali, dall’1 luglio 2023 al 30 giugno 2024, 218 nuove segnalazioni, quintuplicate rispetto all’anno precedente

Il Rapporto pubblicato quest’anno copre il periodo che va dall’1 luglio 2023 al 30 giugno 2024. Sono state registrate 218 segnalazioni, principalmente di abusi storici risalenti agli anni ’50, ’60 e ’70. Rispetto alle 47 segnalazioni registrate nel Rapporto dello scorso anno, le cifre sono quasi quintuplicate. “Questo aumento è probabilmente dovuto alla serie VRT Godvergeten, trasmessa nel settembre 2023, che ha avuto l’effetto positivo di incoraggiare le vittime a farsi avanti. Ciò indica anche che i punti di contatto istituiti dalla Chiesa cattolica e che operano indipendentemente da essa rispondono a un bisogno specifico delle vittime”. Il rapporto è disponibile integralmente qui. Nel Rapporto, i vescovi ricordano il lavoro e la missione dei “punti di contatto” che è quella di “offrire alle vittime e in concertazione con loro, una riparazione adeguata ai fatti. “Il malcontento delle vittime – ammettono i vescovi – è comprensibile. La maggioranza ha dovuto attendere 30, 40. 50, 60 e a volte anche 70 anni per raccontare i fatti ed essere creduti e riconosciuti”. Il Rapporto da conto anche all’ammontare degli indennizzi che vanno – a seconda degli abusi subiti – dai 2,5mila ai 25 mila Euro. “Questi importi non coprono la sofferenza”, scrivono i vescovi. “Il danno morale nella tabella indicativa è un riconoscimento simbolico della sofferenza nel diritto belga. Nessuna somma di denaro potrà mai coprire l’ingiustizia fatta alle vittime e alle loro famiglie. Si parla di compensazione economica e non di risarcimento perché è molto difficile, se non impossibile, accertare un danno psicologico e dimostrare un nesso causale con fatti risalenti al lontano passato”.

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