“La missione, intesa nella prospettiva di irradiare l’amore del Cuore di Cristo, richiede missionari innamorati, che si lascino ancora conquistare da Cristo e che non possano fare a meno di trasmettere questo amore che ha cambiato la loro vita”. Ne è convinto il Papa, che nella sua quarta enciclica, “Dilexit nos”, si sofferma sul legame tra il culto al Sacro Cuore di Gesù e la dimensione dell’impegno personale e comunitario. “Parlare di Cristo, con la testimonianza o la parola, in modo tale che gli altri non debbano fare un grande sforzo per amarlo, questo è il desiderio più grande di un missionario dell’anima”, spiega Francesco parafrasando Dante Alighieri. “Non c’è proselitismo in questa dinamica d’amore”, puntualizza: “le parole dell’innamorato non disturbano, non impongono, non forzano, solamente portano gli altri a chiedersi come sia possibile un tale amore. Con il massimo rispetto per la libertà e la dignità dell’altro, l’innamorato semplicemente spera che gli sia permesso di raccontare questa amicizia che riempie la sua vita”. “Non si deve pensare a questa missione di comunicare Cristo come se fosse solo una cosa tra me e lui”, il monito: “La si vive in comunione con la propria comunità e con la Chiesa. Se ci allontaniamo dalla comunità, ci allontaneremo anche da Gesù. Se la dimentichiamo e non ci preoccupiamo per essa, la nostra amicizia con Gesù si raffredderà”. “L’amore per i fratelli della propria comunità – religiosa, parrocchiale, diocesana – è come un carburante che alimenta la nostra amicizia con Gesù”, spiega Francesco: “Gli atti d’amore verso i fratelli di comunità possono essere il modo migliore, o talvolta l’unico possibile, di esprimere agli altri l’amore di Gesù Cristo”, “in ogni fratello e in ogni sorella, soprattutto nei più poveri, disprezzati e abbandonati della società”. Ognuno di noi, la tesi del Papa, ha una missione da compiere in questo mondo, “con fiducia, con generosità, con libertà, senza paure”: “Se ti chiudi nelle tue comodità, questo non ti darà sicurezza, i timori, le tristezze, le angosce appariranno sempre. Chi non compie la propria missione su questa terra non può essere felice, è frustrato”.