Roma: il 31 ottobre per la prima volta al Divino Amore “La notte dei Santi”

Testimone quest’anno Carlo Acutis del quale sarà esposta la reliquia del cuore. Musica, catechesi e arte per presentare la santità della porta accanto a 500 giovani provenienti da varie regioni. La santità non è un privilegio per pochi eletti, ma una vocazione per tutti. Come amava ripetere santa Madre Teresa di Calcutta "importante non è ciò che facciamo, ma quanto amore mettiamo in ciò che facciamo; bisogna fare piccole cose con grande amore". È questa verità che vuole celebrare “La notte dei Santi”, che si svolgerà il 31 ottobre, ospitata per la prima volta nel santuario del Divino Amore a Castel di Leva

(Foto Vatican Media/SIR)

La santità non è un privilegio per pochi eletti, una meta lontana e irraggiungibile, ma una vocazione per tutti. Come amava ripetere santa Madre Teresa di Calcutta “importante non è ciò che facciamo, ma quanto amore mettiamo in ciò che facciamo; bisogna fare piccole cose con grande amore”. È questa verità che vuole celebrare “La notte dei Santi”, che si svolgerà il 31 ottobre, ospitata per la prima volta nel santuario del Divino Amore a Castel di Leva, a partire dalle ore 20. Una serata ricca di musica, catechesi e testimonianze che aiuteranno a riscoprire la chiamata universale alla santità nel nostro tempo alla quale Papa Francesco, nel 2018, ha dedicato l’esortazione apostolica “Gaudete et exsultate”. L’iniziativa è promossa da Christian music Italy – innovativo progetto di evangelizzazione che sfrutta i social media per diffondere messaggi di speranza e positività attraverso musica, video e immagini – e dalla onlus Oltremare – nata per sostenere e promuovere le attività delle Suore Francescane Missionarie del Cuore Immacolato di Maria -, in collaborazione con la diocesi di Roma, nello specifico attraverso l’Ufficio diocesano per la cooperazione missionaria tra le Chiese e l’Ufficio per la pastorale giovanile. Obiettivo è quello di avvicinare i ragazzi e i giovani, dai 12 ai 30 anni, alla figura dei santi contemporanei e di presentare la santità come stile di vita, quella della porta accanto. “La notte dei Santi è un’intuizione di alcuni ragazzi che dieci anni fa hanno deciso di offrire un servizio ai giovani – spiega suor Vincenzina Botindari, suora francescana missionaria del Cim, referente per la Christian music Italy -. Hanno fortemente creduto in questo evento e dopo due lustri siamo qui a generare, creare, donare questa serata per i giovani”. Il testimone quest’anno sarà Carlo Acutis, beatificato nel 2020.

Della sua vita e del suo annuncio cristiano parlerà il parroco del santuario della Spogliazione di Assisi, padre Marco Gaballo, dove il corpo del giovane, che dovrebbe essere proclamato santo durante il Giubileo del 2025, è custodito dal 2019. Padre Gaballo, annuncia suor Botindari, “farà un grande dono” ai partecipanti de “La notte dei Santi” perché porterà la reliquia del cuore di Carlo. Da alcuni anni per molti, giovani o adulti che siano, specie se lontani da un cammino di fede, il 31 ottobre è associato esclusivamente alla festa di origine celtica di Halloween. “Noi cerchiamo di fare la nostra parte come responsabili della pastorale giovanile e come educatori – sottolinea suor Vincenzina -. Vogliamo rispondere all’assiduo interrogativo su cosa fare per i giovani, cosa proporre loro in un mondo che, in quella notte, offre altre proposte. Facciamo ciò che è giusto per quanto compete la nostra esperienza.

La nostra volontà è lanciare un messaggio ben preciso sulla chiamata alla santità che riguarda tutti, soprattutto i giovani”.

La serata sarà presentata da Marco Mammoli, cantautore noto per aver composto “Emmanuel”, inno ufficiale della Giornata mondiale della gioventù di Roma nel 2000, e “Non io ma Dio”, dedicato a Carlo Acutis. La regia è affidata ad Agostino Cossu di Tv2000. Si inizierà nell’antico santuario con l’Ensemble 5 Passi e Coro popolare con la partecipazione di Ambrogio Sparagna. Poi ci si sposterà in Auditorium dove alle 21 inizierà il concerto della band cristiana Kantiere Kairòs e del cantante di ispirazione cristiana Lorenzo Belluscio. A seguire la catechesi sul tema della santità a cura di don Fabio Rosini, direttore dell’Ufficio per la pastorale universitaria della diocesi di Roma, e gli interventi di padre Giulio Albanese, direttore dell’Ufficio diocesano per la cooperazione missionaria tra le Chiese, che parlerà della santità in chiave missionaria, e di don Alfredo Tedesco, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale giovanile, che inviterà i ragazzi a iscriversi e a partecipare alla Giornata mondiale della gioventù, che a livello diocesano sarà celebrata domenica 24 novembre, solennità di Cristo Re, e al Giubileo dei giovani, che si terrà dal 28 luglio al 3 agosto 2025. Erika Fossati, artista che diffonde il Vangelo attraverso l’arte, donerà immagini di Carlo Acutis, Chiara Corbella e tanti altri santi giovani che stanno segnando il nostro tempo. A mezzanotte la solenne celebrazione eucaristica conclusiva presieduta dal cardinale Enrico Feroci, rettore del santuario del Divino Amore, e da mons. Dario Gervasi, vescovo ausiliare del Settore Sud, che hanno accolto e sostenuto “La notte dei Santi” al Divino Amore. Una notte di divertimento, riflessione, preghiera alla quale si sono già iscritti cinquecento giovani provenienti, oltre che dal Lazio, dalla Lombardia, dalla Sicilia, dalla Campania.

“Ogni anno – dichiara la religiosa francescana missionaria del Cuore Immacolato di Maria – i numeri crescono e sempre di più anche le giovani coppie iscritte, anche con figli piccoli”. A tal proposito, novità di quest’anno, una “notte dei Santi” dedicata parallelamente ai bambini dai 5 agli 11 anni animata dai “Francesclaun”, francescani secolari che si dedicano alla clownterapia e all’animazione con l’intento di portare avanti la tradizione di san Francesco “giullare di Dio”. “Il nostro desiderio è far comprendere a tutti che la santità è raggiungibile – le parole di suor Vincenzina -, soprattutto quella quotidiana, quella semplice come quella vissuta da Carlo Acutis, una santità da ragazzo impegnato nella vita e nel cammino di fede”. Per i giovani un altro esempio di vita è anche Sammy Basso, il 28enne affetto da progeria più longevo al mondo morto il 5 ottobre scorso. “Non è ancora un testimone di santità, speriamo lo diventi presto, ma è sicuramente stato un annunciatore della vita”, conclude suor Botindari.

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