La disinformazione sulle migrazioni sfrutta le paure dei cittadini per polarizzare l’opinione pubblica, costruire scontento e determinare l’agenda politica dei governi agendo sulle insicurezze delle persone. Secondo quanto emerge dall’Eurobarometro, nel 2024 in Italia il 12% della popolazione indica l’immigrazione come uno dei due principali problemi del Paese, mentre per l’8% è uno dei due maggiori problemi da affrontare a livello personale. Sono queste le considerazioni e i dati da cui è nato il progetto Awake: campagna di sensibilizzazione a contrasto della disinformazione sulla migrazione in Italia, finanziato da Ecas – European Citizen Action Service e realizzato da Fondazione Ismu Ets, che ha coinvolto studenti, giornalisti, stakeholder e organizzazioni della società civile. Scopo del progetto Awake è contrastare la disinformazione e promuovere una conoscenza accurata e pluralistica sulla migrazione in Italia, fornendo agli studenti delle scuole di giornalismo, ai giornalisti professionisti, agli esperti di comunicazione delle organizzazioni della società civile e ai cittadini strumenti adeguati a comprendere la complessità di un fenomeno troppo spesso oggetto di fake news e strumentalizzazioni.
Il progetto ha preso il via il 20 giugno con il workshop “Narrare le migrazioni. Tra agenda politica e ruolo dei media”, che ha coinvolto giornalisti e rappresentanti della società civile stimolando una riflessione sull’attuale narrazione delle migrazioni e sul ruolo dei media. Da quanto emerge dall’XI Rapporto di Carta di Roma, dal 2013 al 2023 la narrazione prevalente sui media del fenomeno migratorio in Italia è stata quella dell’emergenza permanente, con presenza di parole allarmanti come “clandestino” in riferimento alla persona migrante, un termine giuridicamente inesistente oltre che denigrante, comparso nei titoli di stampa 1.714 volte, 68 volte nei primi 10 mesi del 2023.
Il progetto Awake è proseguito con una campagna social realizzata con la partecipazione attiva di Sara Lemlem, videomaker fondatrice del progetto editoriale online Dotz.media, e della sociologa e scrittrice, Sumaya Abdel Qader. In quattro brevi video pubblicati nel mese di ottobre sulla pagina Instagram di Fondazione Ismu Ets e sulle loro pagine social, le due content creator hanno stimolato una riflessione sui temi più passibili di disinformazione. I risultati della campagna saranno illustrati durante il webinar “Awake – Il potere delle parole oltre gli stereotipi sulla migrazione”, che si terrà martedì 29 ottobre, dalle 17.00 alle 18.30 con la partecipazione di Cecilia Lindenberg, responsabile del progetto per Fondazione Ismu; Sara Lemlem, video-maker, e Sumaya Abdel Qader, sociologa e scrittrice, entrambe co-creatrici assieme a Fondazione Ismu della campagna di sensibilizzazione online e sui social network; e con la testimonianza di Germelyn Rose Ignacio, rappresentante della comunità filippina. Coordina il giornalista di Avvenire, Diego Motta.
Qui il link per iscriversi: https://www.ismu.org/iscrizione-webinar-awake-il-potere-delle-parole-oltre-gli-stereotipi-sulla-migrazione/.