Le persone anziane in Italia sono sempre più spesso vittime di Ageism: la discriminatoria tendenza a considerare diagnosi e presa in carico terapeutica opzioni non necessarie, data l’età dei pazienti. Una tendenza che, nella pratica, impedisce loro di ottenere una diagnosi e una presa in carico ottimali.
L’amiloidosi cardiaca, ad esempio, è una patologia rara e certamente sottodiagnosticata, ma soprattutto diagnosticata tardivamente, nonostante il grande impegno degli specialisti clinici. Definita “una delle patologie emergenti dell’anziano”, è pertanto fondamentale continuare a mantenere alta l’attenzione su diagnosi precoce e presa in carico dei pazienti. Un ruolo fondamentale è certamente quello del medico di medicina generale (Mmg), che deve essere necessariamente coinvolto in quanto soggetto fondamentale per la tutela della salute del paziente anziano.
Alla luce di queste considerazioni, Omar – Osservatorio malattie rare ha dato vita a un Working Group permanente sull’amiloidosi cardiaca, del quale fanno parte associazioni di pazienti, clinici, istituzioni, società scientifiche e rappresentanze della società civile. Il gruppo di lavoro ha realizzato una pubblicazione, “Medicina di genere ‘anziano’: l’esempio dell’amiloidosi cardiaca”, e un Manifesto di sintesi delle istanze. Le pubblicazioni partono dalla riflessione su questioni di natura sociale (Ageism) e medica (diagnosi tardiva) con l’obiettivo di portare ai decisori politici, già coinvolti nelle prime fasi del progetto, le istanze dei pazienti e delle associazioni che li rappresentano, dando voce anche ai loro clinici di riferimento, impegnati nel tutelarne la salute. I due documenti saranno presentati all’evento “Medicina di genere ‘anziano’: l’esempio dell’amiloidosi cardiaca”, organizzato il prossimo 6 novembre dalla parlamentare Ilenia Malavasi in collaborazione con Omar, presso la Sala Matteotti di Palazzo Theodoli-Bianchelli, Camera dei deputati (ore 10:30).