“Il ricordo di questi protagonisti del loro tempo, attenti ai mutamenti sociali e impegnati nel tessere rapporti tra la civiltà europea e quella asiatica, riaffermi l’importanza del dialogo tra popolazioni e religioni diverse nel rispetto reciproco, per costruire ponti fra tutti gli uomini, così che ognuno possa trovare nell’altro non un nemico, non un concorrente, ma un fratello da accogliere e abbracciare”. E’ l’auspicio di Papa Francesco espresso in un messaggio inviato al convegno di studi che si è tenuto a Tolentino sabato 19 ottobre dal titolo “Appunti di viaggio: Marco Polo e i Francescani in Oriente nei secoli XIII e XIV”. Al centro del convegno, le figure di fra Tommaso da Tolentino e di padre Matteo Ricci, come pure di Marco Polo nei suoi rapporti con i francescani. Nel messaggio – a firma del cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato – Papa Francesco esprime anche “apprezzamento per l’iniziativa volta ad approfondire l’opera missionaria e l’attività culturale di così illustri personaggi, amici e benefattori dell’Oriente”. All’incontro – fanno sapere i promotori – è intervenuta la prof. Nazedhda Romanovna Khan dell’Università Kyrgyz-Russian Slavic University in cui tra l’altro ha illustrato come in quelle terre percepivano di essere visti dagli occidentali. Da parte sua la prof. Raissa De Gruttola dell’Università Ca’ Foscari di Venezia nell’intervento – “Marco Polo e i francescani: note sugli studi in lingua cinese” – ha mostrato come in terra cinese oggi pensano di essere stati visti e descritti da mercanti e frati dell’Occidente.