(Strasburgo) Conflitti, migrazioni, bilancio, premio Sacharov sono fra i temi all’ordine del giorno della plenaria dell’Europarlamento, riunita a Strasburgo da oggi pomeriggio al 24 ottobre. In particolare mercoledì mattina i deputati discuteranno con la Commissione le possibili modifiche alla legislazione sul rimpatrio di cittadini di Paesi terzi che non possono soggiornare in Ue. Tema reso ulteriormente interessante rispetto alle vicende Italia-Albania sui migranti. A luglio 2024 la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen aveva espresso al Parlamento la necessità di “continuare a lavorare per un approccio comune in materia di rimpatri”, da preparare sotto la responsabilità del futuro commissario per gli Affari interni e la migrazione. Dopo il mancato accordo su un aggiornamento della proposta di direttiva rimpatri del 2018, i deputati dovrebbero dunque discutere su come migliorare le norme esistenti e la loro applicazione “al fine di aumentare i tassi di rimpatrio dei cittadini di Paesi terzi non autorizzati a soggiornare nell’Unione europea”. È inoltre probabile, sostiene un comunicato del Parlamento, “che sottolineino l’importanza della cooperazione con i Paesi terzi, anche sulla riammissione dei loro cittadini”. “Il dibattito si svolge mentre l’Ue e i suoi Stati membri si preparano ad applicare il Patto sulla migrazione e l’asilo. Altre questioni che dovrebbero essere sollevate sono il piano recentemente annunciato dal primo ministro polacco Donald Tusk di consentire la sospensione temporanea del diritto di chiedere asilo in alcuni casi, nonché il programma italiano per trasferire i richiedenti asilo soccorsi in mare nei centri in Albania in attesa di una decisione sulle loro richieste”.