In un clima “di profonda comunione e fraternità”, Papa Francesco ha concesso sabato 19 ottobre un’udienza ad alcuni membri della Presidenza del Consiglio episcopale latinoamericano (Celam). All’incontro hanno partecipato il presidente del Celam, dom Jaime Spengler, arcivescovo di Porto Alegre (Brasile), il primo vicepresidente, mons. José Luis Azuaje, arcivescovo di Maracaibo (Venezuela), il segretario generale, mons. Lizardo Estrada, vescovo ausiliare di Cuzco (Perù) e il segretario generale aggiunto, padre Pedro Brassesco.
Il dialogo è iniziato con la condivisione da parte di Papa Francesco di un gesto di vicinanza, gratitudine e sostegno da parte dei collaboratori del Celam, che avevano precedentemente registrato un video nella sede di Bogotá, esprimendo la loro gratitudine al Pontefice per “i suoi sforzi e la sua testimonianza di semplicità e umiltà”.
Il Papa, da parte sua, dopo aver visto il video, ha espresso la sua gratitudine e ha registrato un breve videomessaggio in cui ha espresso anche la sua riconoscenza “per tutto quello che fate”, riconoscendo il valore dell’attività apostolica di tutti coloro che stanno sostenendo il Celam “dalle retrovie”.
Durante l’udienza, i membri della Presidenza del Celam hanno potuto parlare con il Papa di varie questioni relative alle attività svolte dall’istituzione, informandolo al contempo degli incontri regionali previsti per l’inizio del prossimo anno con le Conferenze episcopali del continente, al fine di promuovere un maggiore coordinamento delle azioni regionali su temi comuni e insieme ad altri attori ecclesiali e della società civile.
Hanno inoltre ricordato che nel 2025 la Celam celebrerà il suo 70° anniversario, evocando anche la Prima Conferenza generale dell’Episcopato latinoamericano tenutasi a Rio de Janeiro (Brasile) nel 1955. Per questo motivo, la 40ª Assemblea generale ordinaria della Celam si terrà in questa città l’ultima settimana di maggio. Al termine dell’incontro, Papa Francesco ha incoraggiato la Presidenza della Celam a fare tutto il possibile affinché dall’America Latina emergano proposte coraggiose per continuare a rafforzare lo spirito sinodale.