Sinodo: card. Grech, “non vivere di rendita, individuare strade nuove”

“La comprensione delle verità e le scelte pastorali vanno avanti, si consolidano con gli anni, si sviluppano col tempo, si approfondiscono con l’età”. A farlo notare è stato il card. Mario Grech, segretario generale del Sinodo sulla sinodalità, nell’omelia della messa presieduta nella basilica di San Pietro all’inizio dell’ultima settimana di lavori sinodali. “Chiudendo i lavori della nostra Assemblea e guardando al cammino che ci sta davanti, dobbiamo tenerci lontano dalla cupidigia, dal desiderio di tenere tutto per noi, di possedere, di ammassare, di definire, di chiudere”, il monito del cardinale, secondo il quale “la via da imboccare è quella dello Spirito di Dio”, il solo che “ci può permettere di rimanere aperti alla novità di Dio”. “Se ascolteremo solo noi stessi, se ci ripieghiamo su di noi stessi, vivremo di rendita, senza speranza”, il grido d’allarme di Grech: “Piano piano quello che abbiamo raccolto comincerà a sparire, senza essere sostituito dalle novità che il Signore continuerà a mandarci. Se invece ascolteremo la voce dello Spirito, allora saremo capaci di individuare strade nuove e come pellegrini di speranza continueremo ad avanzare lungo il cammino sinodale verso coloro che ancora attendono l’annuncio della Buona Notizia della salvezza. Se ascolteremo la voce dello Spirito, la conclusione di questa assemblea sinodale non sarà la fine di qualcosa, ma un nuovo inizio”.

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