“Ce ne andiamo da questo convegno con la prospettiva biblica: ‘Voi stessi date loro da mangiare’. Ce ne andiamo più affamati e assetati”. Così Giuseppe Notarstefano, presidente nazionale dell’Azione Cattolica ha aperto il suo intervento conclusivo ieri mattina al Convegno dei presidenti diocesani e degli assistenti unitari di Ac a Sacrofano. “Nella nostra associazione l’agenda è sintonizzata sulle grandi questioni della vita del Paese e delle persone. Siamo dentro il cambiamento d’epoca”. Il bisogno di camminare insieme, di essere sinodali è sempre al centro. “Noi abbiamo bisogno di lavorare con gli altri, vogliamo essere un’Ac che tiene insieme. Il Sinodo ci ha messo nella prospettiva di ripensare il nostro modo di essere Ac nell’ottica della sfida di una Chiesa che deve essere missionaria, andando a scoprire le opere che oggi lo Spirito sta compiendo. Noi vogliamo essere dentro questa complessità. Il percorso sinodale è all’inizio di una lunga salita, e noi vogliamo esserci”. Ai presidenti diocesani ha chiesto “di non perdere nessuno di quelli che Lui ci ha dato”. “Prendiamoci cura della promozione dei talenti delle persone perché siano felici, perché riconoscano l’Ac come uno spazio per fiorire”. Poi ha aggiunto: “Ringraziamo il Papa per il messaggio inaspettato che ci ha inviato. Il tema delle migrazioni, della pace e della democrazia è la grande questione sul futuro, sul Paese che vogliamo. Dovremmo essere per primi quelli che prendono sul serio la questione dell’accoglienza”.