“Così come è avvenuto con l’Amazzonia, forse anche il Mediterraneo merita un Sinodo”. Lo ha detto il card. Jean-Marc Aveline, arcivescovo di Marsiglia, intervenuto al briefing odierno sul Sinodo sulla sinodalità, in corso in Vaticano fino al 27 ottobre. “Non c’è bisogno di esser cristiani per impegnarsi a favore della pace, ma la Chiesa può dare il suo contributo”, ha affermato il cardinale citando le cinque rive del Mediterraneo dove si affacciano tre continenti.
A partire dagli incontri promossi dalla Cei a Bari nel 2020 e a Firenze nel 2022, e poi proseguiti proprio a Marsiglia nel settembre del 2023, “il Santo Padre ha deciso di portare aventi questo lavoro dandogli nuovo impulso”, ha ricordato Aveline, che si occupa per volere del Santo Padre di coordinare le “reti” ecclesiali nel Mare nostrum, innanzitutto “per aiutare i migranti che attraversano in mare in cerca di salvezza. Sono diverse le rotte migratorie dove si muore: i migranti fuggono dalle loro terre non solo per le guerre, ma anche a causa delle emergenze climatiche e delle tensioni geopolitiche, come vediamo purtroppo anche oggi con il conflitto in Israele”.