Riguardo l’approvazione, il 16 ottobre, da parte del Senato della legge che rende perseguibile la surrogazione della maternità commessa all’estero da cittadino italiano quale reato universale, Renata Natili Micheli, Presidente nazionale del Centro Italiano Femminile (Cif), rimarca in una nota “due aspetti problematici della legge”: “Il primo rimanda alla punibilità in Italia di fatti, tra i quali è inserita la Gpa (gestazione per altri), commessi da cittadini italiani all’estero in Paesi dove tale pratica è legale. Infatti, la punibilità può avvenire soltanto in presenza del requisito della doppia incriminazione che in questo caso mancherebbe. Il secondo dubbio – conclude il Cif – riguarda il riconoscimento nel nostro Paese dei figli nati con la pratica della Gpa laddove tale procedura è considerata legale”.