Ucraina: p. Sale, “l’uso dei missili a lunga gittata potrebbe cambiare l’esito della guerra, ma Washington non lo autorizza”. Contraria anche l’Italia

Il 6 agosto 2024 l’Ucraina ha compiuto un’operazione che certamente inciderà sull’esito della guerra e dei futuri negoziati. Il generale Oleksandr Syrsky, inaspettatamente, ha attraversato la frontiera e ha portato alcuni battaglioni scelti nel territorio russo, in particolare nella regione di Kursk, occupandone, ormai stabilmente, un’area superiore ai 1.000 kmq. “La Russia non subiva un’incursione di questo tipo
dalla fine della Seconda guerra mondiale: sembrava impossibile che ciò potesse accadere”, osserva p. Giovanni Sale, scrittore de “La Civiltà Cattolica”, nel quaderno n. 4.184 della rivista in uscita sabato ma, come di consueto, anticipato al Sir.
Di fronte alla controffensiva russa, il problema centrale in questo momento, rileva Sale, è l’utilizzo da parte dell’Ucraina di armi occidentali a lunga gittata (Atacms), in grado di colpire ad una distanza di circa 300 chilometri nel territorio russo. Secondo gli esperti, “la situazione sul campo potrebbe cambiare se Washington autorizzasse l’impiego di questi missili”, ma la Casa Bianca ha fatto sapere che “la sua politica non è cambiata, pur lasciando agli alleati la possibilità di decidere autonomamente”. L’impiego dei missili Atacms, secondo il gesuita, “potrebbe indubbiamente cambiare gli esiti della guerra”, ma “la campagna elettorale in corso non facilita questo, e molti cittadini americani non desiderano un’eventuale escalation del conflitto in Europa”. “Su questo tema – precisa – l’Italia ha una posizione diversa rispetto ai Paesi europei e nega il permesso all’utilizzo di tali armi offensive in territorio russo”. Il 26 settembre Zelensky ha incontrato Biden alla Casa Bianca e gli ha consegnato il suo “piano per la vittoria”.  Il presidente Usa e i suoi collaboratori, conclude Sale, “hanno annunciato solo che sul testo avrebbe lavorato un’équipe di specialisti ucraini e statunitensi. Secondo alcune agenzie, Zelensky, oltre all’uso dei missili di lunga gittata, chiederebbe anche che il suo Paese venga al più presto accolto tra i membri dell’Unione europea e della Nato”.

 

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