Libano: Vertice cristiano-islamico, “aggressione di Israele barbara e brutale. Fermare il massacro”

(Foto Abouna.org)

Si è svolto oggi a Bkerke un vertice religioso cristiano-islamico cui hanno partecipato numerosi capi religiosi di diverse fede e denominazioni cristiani, tra questi il patriarca maronita card. Bechara Boutros Rai, quello greco-ortodosso Giovanni X Al-Yazigi, il melchita Joseph Al-Absi, e importanti leader islamici. All’ordine del giorno, come riporta il sito abouna.org, “la barbara e brutale aggressione condotta da Israele contro il Libano, in spregio ai trattati e alle leggi internazionali, in particolare alla Carta dei diritti dell’uomo, alle Nazioni Unite o al Consiglio di sicurezza e alle loro risoluzioni”. I leader presenti hanno espresso la loro vicinanza alle vittime, ai loro familiari e ai feriti. Il vertice, si legge sul sito, “ha sottolineato che la barbara aggressione israeliana contro il Libano colpisce tutto il Libano e mina la dignità e l’orgoglio di tutti i libanesi, e che i libanesi, con la loro unità, solidarietà e adesione alla loro terra e patria, sono in grado di resistere e di rispondere al nemico”. Dai capi cristiani e musulmani è stato ribadito che “le soluzioni per il Libano devono essere nazionali e inclusive basate sull’adesione alla Costituzione libanese e all’Accordo di Taif. Da qui una serie di richieste del Vertice: “Chiedere al Consiglio di sicurezza dell’Onu di riunirsi immediatamente e senza indugio per prendere una decisione decisiva per un cessate il fuoco, e per fermare questo massacro contro il Libano; chiedere a tutti i libanesi di rafforzare la fiducia reciproca e cooperare per costruire uno Stato capace e giusto; l’elezione immediata del presidente della Repubblica; l’attuazione della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza dell’Onu, compreso il sostegno all’esercito libanese, il rafforzamento delle sue capacità e capacità di difesa del Libano”. Inoltre il vertice ha espresso il proprio apprezzamento a tutti i libanesi per le iniziative solidali messe in campo in tutte le regioni libanesi verso gli sfollati sottolineando la necessità di ospitarli fino a quando non ritornino alle loro città, villaggi e case, e lavorare per fornire loro le cure necessarie. Un ringraziamento è andato anche ai Paesi arabi e a quelli amici per la solidarietà espressa, alle forze delle Nazioni Unite (Unifil) che operano nel sud del Libano per gli sforzi e i sacrifici che stanno facendo per preservare i confini meridionali del Libano e gli abitanti di quell’area. “Apprezziamo – dicono i capi cristiani e musulmani – il loro impegno a rimanere nelle loro posizioni nonostante le ingiustificate vessazioni e gli avvertimenti israeliani, volti a cancellare tutti i testimoni dei brutali massacri che stanno commettendo contro la nostra patria. Chiediamo alla comunità internazionale di stare al fianco di queste forze e proteggerle”. Il vertice si è chiuso ricordano la causa palestinese, “che è ancora in attesa di una soluzione giusta e globale che dia ai palestinesi la loro patria e il loro stato sovrano indipendente”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Diocesi